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L'ultimo saluto a fratel Biagio: folla e lacrime alla camera ardente

Silenzio. A regnare quest’oggi nella Cittadella del povero è stata una quiete diversa. Una lunga giornata, scandita dalla terribile notizia che nessuno era realmente pronto a ricevere: amici e collaboratori di una vita di fratello Biagio si sono quindi riuniti per un’ultima visita.

Gli occhi, arrossati e malinconici, trasmettevano tutto ciò, che, a parole, era troppo difficile spiegare: prima l’attesa della preparazione, poi la ressa per riuscire a vedere, anche per un solo istante, mentre il corpo di Biagio veniva trasportato dalla stanza in cui ha lottato fino all’ultimo contro la malattia che lo attanagliava fino alla Casa di preghiera di tutti i popoli, la chiesa della Cittadella dove è stata allestita la camera ardente, fino a lunedì 16 gennaio, e luogo di sepoltura del missionario laico.

Circa un centinaio le persone accorse per dare l’ultimo saluto a Biagio: molti affollati alle transenne per provare ad avvicinarsi il più possibile al corpo, posizionato sull’altare. Altri, invece, hanno preferito sedersi nelle panche della chiesa e restare più assorti in preghiera privata.

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