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False vaccinazioni a Palermo, Costa: "Fa molto male, ma è un caso isolato"

"Fa molto male a chi come noi pur di fare un vaccino in più fa di tutto". Lo dice il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa, in merito all’indagine su alcuni episodi di falsa vaccinazione all’hub della Fiera del Mediterraneo: tre i fermati, tra cui una infermiera e il leader locale dei no-vax. "Abbiamo vaccinato nei dormitori, nelle scuole, nei vari quartieri. Passiamo intere giornate, a convincere, rassicurare, sensibilizzare alla somministrazione. Ogni vaccino conquistato era per noi orgoglio e un successo. Tutto ciò fa molto male. Adesso si chiude un capitolo triste e, insieme, sconcertante - ha sottolineato -. È stato come avere un dolore fisico costante". Costa ha poi voluto tranquillizzare la gente: "Penso che questo sia e sia stato un fatto isolato. La nostra vigilanza - conclude - è stata e sarà sempre costante, per tutto il percorso della vaccinazione". Il commissario per l'emergenza Covid a Palermo ha voluto inoltre chiarire che "non solo non sono indagati medici e responsabili della Fiera del Mediterraneo, ma fin dall’inizio delle indagini io, il referente dell’hub vaccinale Rosario Iacobucci e altri membri dello staff, abbiamo fornito agli investigatori tutto il supporto possibile".

L’ordine degli infermieri: comportamenti indegni

«Gli arresti compiuti oggi all’Hub della Fiera del Mediterraneo mettono fine all’aspetto penale di una vicenda scandalosa ma non chiudono la vicenda professionale, deontologica e morale di quest’infermiera che si è resa protagonista di un comportamento e di azioni indegne». Lo affermano il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato e la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, sui fatti avvenuti oggi all’Hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo. “Con sdegno rileviamo - aggiungono - l’aggravante di aver tradito la fiducia dei cittadini che credono nella professione infermieristica, dei colleghi professionisti che mettono a rischio la propria salute e spesso la vita per tutelare quella delle persone e soprattutto di aver disatteso il Codice deontologico e ogni principio dettato dalla professione infermieristica». Il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo annuncia di aver già attivato tutte le procedure propedeutiche ad azioni disciplinari.

Il Nursind: terribile danno all'immagine della categoria

“L’inchiesta di Palermo sui finti vaccini mette in luce una serie di episodi gravissimi in cui sono coinvolti infermieri e che mettono in cattiva luce l’intera categoria, che rischia adesso di subire un terribile danno d'immagine dopo i durissimi sacrifici fatti durante la pandemia”. Lo afferma Aurelio Guerriero, segretario territoriale del Nursind Palermo, che commenta: “Questi episodi infamano la nostra categoria in un momento già difficile, in cui il covid ha messo in ginocchio i lavoratori alle prese anche con tanti problemi irrisolti. Siamo convinti che bisogna isolare le mele marce e confidiamo sul prosieguo del lavoro della magistratura. Chiediamo allo stesso tempo di rispettare la categoria degli infermieri che in questo periodo, in tutta Italia e soprattutto in Sicilia, ha dato dimostrazione di essere il fulcro di tutto il settore della sanità”.

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