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Arresto Ginatta, l'appello della Cgil: "Si faccia luce anche sul passaggio da Fca a Blutec"

"Il 31 dicembre del 2014 si è consumata ai danni dei siciliani una truffa vera e propria. La magistratura faccia Luce e soprattutto giustizia anche su come è stato definito il passaggio dei dipendenti dalla Fca di Termini Imerese alla BluTec".

Lo ha detto Roberto Mastrosimone, leader Fiom Cgil Sicilia dopo l'arresto dell'ex patron della Blutec Roberto Ginatta. In manette anche il figlio e la segretaria. Su delega della procura di Torino, i finanzieri del comando provinciale di Palermo li hanno arrestati con l'accusa di riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Il gip del capoluogo piemontese ha disposto anche il sequestro di una holding.

"Emergono cose sconvolgenti da questa inchiesta - dice Mastrosimone - parlano di non pagare gli stipendi ai lavoratori, di acquisto di biglietti allo stadio. Insomma, emerge con chiarezza la truffa che si è concretizzata su termini Imerese. I Ginatta a tutto pensavano fuorché a rilanciare la zona industriale".

"Mi chiedo come sia stato possibile arrivare a questo punto - aggiunge Mastrosimone - e come questo tizio abbia potuto avere il via libera da tutti coloro che hanno analizzato la capacità di questa impresa".

E cita "Invitalia, il Ministero e anche la Regione siciliana".

"Noi siamo i primi a chiedere che la magistratura indaghi sul passaggio - dice - e come i Ginatta abbiano avuto il via libera usando risorse pubbliche". "Al di là dell'inchiesta e di come sono state usate le risorse - dice - chiediamo che venga fatta luce su come sia stata possibile questa acquisizione e come sia stato fatto il trasferimento da Fca a BluTec. Ci costituiremo parte civile".

In questo video di Marco Gullà, l'intervista a Roberto Mastrosimone.

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