Sanità nuovamente in forte affanno: le terapie intensive in Sicilia stanno raggiungendo livelli di saturazione che non si registravano da un anno. La situazione più allarmante all'ospedale Cervello di Palermo dove, nel reparto di Rianimazione, su 16 posti disponibili, sono ricoverati ad oggi 14 pazienti di cui 13 non vaccinati, tra i quali anche under 50, e si sta riconvertendo il reparto di Ostetricia e Ginecologia.
Per fronteggiare alla grande richiesta, nella notte è stato montato un ospedale da campo con dieci posti letto. Ieri giornata molto pesante presso il nosocomio palermitano con ambulanze bloccate sulla rampa d'accesso del pronto soccorso in attesa di trasferire i pazienti sulle barelle che erano finite. Nel tardo pomeriggio si è poi creata la fila di 14 mezzi di soccorso e gli autisti soccorritori per protesta hanno fatto suonare tutte le sirene. La centrale operativa del 118, a quel punto, ha proposto l'immediata istituzione di un posto medico avanzato che potesse accogliere i soggetti positivi bloccati a bordo dei mezzi. Alcune ambulanze sono state dirottate all'ospedale di Partinico.
Problemi di affollamento anche al Civico, dove si è proceduto alla riconversione di un’altra area medica, e crescono i ricoveri, ma fortunatamente in regime ordinario, all’ospedale pediatrico Di Cristina che dal primo gennaio ha registrato in corsia 15 bambini.
"Siamo nella stessa situazione delle precedenti ondate - dichiarano Domenico Amato, segretario regionale Confintesa Sanità Sicilia, e Mario Manzo, coordinatore Confintesa 118 Sicilia - per tutta la giornata di ieri si sono formate lunghe file davanti agli ospedali. Urge la creazione di nuovi posti per i ricoverati. Al Cervello ormai l’ospedale è saturo e al Civico è stato riconvertito un reparto che ancora deve entrare in funzione". Concludono: "È inammissibile è che a due anni dall’inizio di questa pandemia si debba ancora assistere a scene simili, dove a pagare sono il personale sanitario del 118 siciliano ed i pazienti da essi soccorsi; non per ultimo la notizie che nelle farmacie di Palermo v'è scarsa reperibilità di tamponi rapidi, questo assessorato non può non rispondere ai cittadini siciliani di questa inspiegabile impreparazione, e poco vale, se non a conferma di quanto da noi asserito, la riconversione di due reparti del Cervello a reparti Covid".
Caricamento commenti
Commenta la notizia