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Il giorno di Falcone, partiti i cortei verso l'albero della legalità: "Siamo la lotta alla mafia, non ci arrendiamo"

ORE 17.58: Le note del silenzio hanno sottolineato il momento più forte e dolente di questa giornata: ore 17.58, 27 anni fa il tritolo mafioso uccise Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonino Montinaro e Vito Schifani. Il raccoglimento, poi il lungo applauso.

L’Inno d’Italia intonato da tutti e i palloncini liberati in aria. I loro nomi sono stati proclamati dai bambini davanti all’Albero Falcone dove sono confluiti i due cortei partiti dall’aula bunker dell’Ucciardone e da via D’Amelio. Migliaia gli studenti arrivati da tutta Italia, 1.500 quelli giunti a bordo della Nave della Legalità, e poi tanti palermitani, con i lenzuoli appesi sui balconi lungo il percorso. In marcia, tra gli altri, Maria Falcone, tenace custode della memoria del fratello, il presidente della Camera, Roberto Fico, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti.

ORE 17.07:  Tutto pronto sotto l’albero Falcone di via Notarbartolo a Palermo. Sono in arrivo i due cortei partiti da via D’amelio e dall’aula bunker per la cerimonia in ricordo dell’anniversario della strage di capaci del 1992.

ORE 16.51: "Ero qua nel 92'. Organizzammo un campeggio degli studenti antimafia e purtroppo si concluse con la strage di via D’Amelio". Così il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, alla partenza dall’aula Bunker di Palermo del corteo diretto sotto l’albero Falcone, dove si concluderanno le manifestazioni organizzate in occasione del 27esimo anniversario della strage di Capaci. "Sono state stragi - sottolinea - che hanno cambiato la storia d’Italia. Quegli eventi hanno dato una consapevolezza diffusa alle nuove generazioni, ma non solo, che la lotta alla mafia è non solo giusta ma è anche possibile e produce dei risultati. Non sono celebrazioni della giornata, sono l’occasione per riconfermare un impegno tutti i giorni".

ORE 16.31:  Il presidente della Camera Roberto Fico, prima di arrivare al corteo partito dall’Ucciardone e diretto all’albero Falcone, si è fermato a parlare con i ragazzi dell’Istituto Vittorio Emanuele che da stamattina sono in sit-in davanti alla scuola, a sostegno dell’insegnante sospesa, Rosa Maria Dell’Aria. «Sono qui per ascoltarvi», ha detto Fico ai ragazzi.

ORE 15.30: Circa un migliaio di persone stanno partecipando a Palermo al corteo che si è mosso da via D’Amelio, luogo dell’attentato al giudice Paolo Borsellino, per raggiungere l’albero di Falcone dove alle 17.58 verranno ricordate le vittime delle stragi mafiose del '92.

Al balcone di casa della famiglia Borsellino una foto della sorella del magistrato, Rita, scomparsa nell’agosto scorso, e uno striscione con la scritta «Il modo migliore per ricordare oggi Paolo è fare memoria, che significa impegnarsi quotidianamente perchè il passato non torni».

Tra i manifestanti che partecipano al corteo, oltre a studenti e a giovani scout, anche il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti e alcuni magistrati antimafia come Vittorio Teresi.

Sulle suggestive note di "100 passi" è cominciato a Palermo il corteo che dall’aula bunker porterà i ragazzi delle scuole all’Albero della legalità. «Siamo noi la lotta alla mafia, e non ci arrenderemo mai», gridano i ragazzi. Tra gli striscioni, "avete chiuso 5 bocche, ne avete aperte 50 milioni". In prima fila, la sorella del giudice ucciso, Maria Falcone, e il presidente della Camera, Roberto Fico.

ORE 15.20:  Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della manifestazione nell’aula bunker di Palermo, dopo avere visitato il Villaggio della Legalità, si è recato in via D’Amelio, sul luogo della strage in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Accompagnato dal prefetto, Antonella De Miro, ha deposto un cuscino di fiori sotto l’Albero della Pace, rendendo omaggio alle vittime.

ORE 15.01:  Dopo la cerimonia per l'anniversario della strage di Capaci nell’aula bunker dell’Ucciardone, il ministro degli Interni Matteo Salvini si è recato nella caserma Lungaro dove ha pranzato nella mensa della polizia, poi ha deposto  la corona che ricorda le vittime della mafia.

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