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Buca in strada piena di rifiuti a Palermo, il parroco dell'Albergheria: «Ecco il primo cassonetto a scomparsa...»

Don Massimiliano Lo Chirco ha già chiuso le porte «per eccesso di munnizza», ma la sua chiesa continua ad essere circondata dal degrado

"A voi pare che siamo arretrati, ma qui siamo all'avanguardia! Ecco in atto la sperimentazione del primo cassonetto a scomparsa e a riempimento di livello stradale. Ste cosa qua, manco in Giappone le fanno!". C'è ironia, ma anche tanta amarezza nelle parole di Don Massimiliano Lo Chirco, rettore della chiesa San Francesco Saverio, all'Albergheria. Sui social ha pubblicato l'ennesima foto che testimonia il degrado della zona, tra quelle che soffrono di più l'emergenza rifiuti che in questi giorni soffoca gran parte delle strade di Palermo.

Proprio a pochi metri dalla storica chiesa, una grossa buca tra l'asfalto e il marciapiede viene utilizzata come cassonetto, accanto ci sono anche dei materassi abbandonati e un contenitore della Rap che "trabocca" di indumenti e scatoloni. A poca distanza distanza è possibile intravedere una parete attrezzata e delle sedie, ma sono soltanto alcuni dei rifiuti ingombranti che quotidianamente invadono la vasta area in cui si svolge il mercatino dell'usato.

Un'area in cui vengono spesso messis in vendita oggetti di dubbia provenienza e in cui si registrano inevitabilmente casi di ricettazione. Don Massimiliano Lo Chirco ha puntato più volte il dito contro una situazione ormai ritenuta insostenibile dai residenti e da chi frequenta la sua chiesa. Basti pensare che il 21 settembre il parroco ha esposto un cartello che parlava chiarissimo: "Chiesa chiusa per eccesso di munnizza in piazza, ci scusiamo per il disagio". Doveva essere celebrato un matrimonio poche ore dopo e padre Lo Chirco ha deciso di pulire prima l'ingresso. Discariche a cielo aperto anche in via Tiro a Segno, via Archirafi, via Antonio Ugo, corso Tukory, via Lincoln e strade limitrofe.

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