Le forze dell'ordine mettono piede stabile nelle discoteche di Palermo, dentro i locali e nelle vicinanze. Un comunicato della prefettura parla di «maggiori livelli di sicurezza all’interno e in prossimità degli esercizi». È l'aspetto principale del protocollo d'intesa in via di approvazione tra la stessa prefettura e i locali che vorranno aderire. L'attenzione delle forze dell'ordine, peraltro, è stata chiesta proprio dai gestori, dopo gli ultimi ripetuti di violenza.
«Il tema della sicurezza nelle discoteche e nei locali da ballo - si legge nella nota - continua ad essere oggetto di particolare attenzione da parte della prefettura di Palermo e delle forze di polizia, con specifici approfondimenti anche in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, nel corso delle riunioni svoltesi nelle ultime settimane, sono stati esaminati i diversi episodi verificatisi sia all’interno che all’esterno dei locali, presso i quali sono intervenute le forze di polizia, che in diverse situazioni hanno già proceduto all’identificazione e al deferimento all’autorità giudiziaria dei responsabili».
Nella nota la prefettura traccia un primo bilancio delle misure adottate. Già tre dei locali in cui si sono verificati i disordini sono stati sanzionati con provvedimento del questore. «Il tema - prosegue la prefettura - è stato oggetto di ulteriore approfondimento nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica», che si è svolta ieri (26 ottobre) e che ha visto la partecipazione, oltre che dei vertici territoriali delle forze di polizia, degli assessori comunali Maurizio Carta e Giuliano Forzinetti, della presidente della Confcommercio Patrizia Di Dio e del presidente del Silb, l’associazione dei locali da ballo, Vincenzo Grasso.
«In quella sede - spiega la prefettura - le associazioni di categoria hanno manifestato la grave preoccupazione degli imprenditori, chiedendo una costante interlocuzione con le istituzioni. Le forze di polizia hanno assicurato che l’impegno profuso nella prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento continuerà ad essere massimo, con particolare riferimento al contrasto di ogni forma di violenza, dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope nonché dell’abuso di alcol, nonchè al rafforzamento dei controlli, a garanzia degli stessi imprenditori del settore, oltre che degli avventori, a beneficio di una movida sana e legale».
In particolare, è stata condivisa l’esigenza di regolamentare i comportamenti tanto dei gestori e del personale comunque impiegato nel settore, quanto degli avventori, «anche attraverso maggiori conoscenza e rispetto delle norme - prosegue la nota - a tutela della sicurezza e della tranquillità pubblica, proprio attraverso il diretto coinvolgimento degli imprenditori del settore dell’intrattenimento danzante».
Una richiesta di maggiore consapevolezza che si sposa con il progetto del protocollo d’intesa, caldeggiato dallo stesso Silb. «Sono state condivise- rende noto la prefettura - le linee generali di un apposito protocollo d’intesa, aperto all’adesione dei gestori dei locali, in corso di definizione, in vista di una prossima sottoscrizione. Le misure previste nel documento si qualificano quale strumento aggiuntivo per incrementare i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità degli esercizi, nel quadro di una mirata strategia di prevenzione di eventi illegali o pericolosi».
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