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Palermo, Cascio corre da solo: il vertice di centrodestra non credo si farà più. Lentini: il 12 giugno sapremo il vincitore

Francesco Cascio con Alberto Samonà

«C’è chi parla ancora del vertice a tre Berlusconi-Salvini e Meloni per l’unità del centrodestra penso non si faccia a questo punto, io sono impegnato nella campagna elettorale». Così Francesco Cascio, candidato sindaco a Palermo di Fi-Lega-Ncl-Mna e Coraggio Italia, a margine della convention a Palermo di Cateno De Luca, il leader di Sicilia Vera candidato alla presidenza della Regione Siciliana.

«Vado avanti, quando si conoscerà il risultato delle urne del 12 giugno sapremo chi ha vinto questa sorta di primarie del centrodestra che si sta presentando con più candidati», ribadisce anche  Totò Lentini, candidato sindaco a Palermo, che prosegue la sua campagna elettorale nonostante il suo partito, il Mna, abbia deciso di sostenere Francesco Cascio.

"Le interlocuzioni tra Roma, Milano e Palermo sono continue, l’unità del centrodestra è un valore sul quale oggi credo nessuno abbia da ridire, visto che fino a qualche tempo fa qualcuno pensava a larghe intese e ad alleanze che sono assolutamente lontane e che il sistema elettorale non consente. È giusto invece lavorare per il consolidamento del centrodestra, anche se purtroppo a Palermo si è partiti tardi e per questo motivo il risultato è questo: una forte frammentazione del centrodestra. Spero fino all’ultimo minuto ci sia la convergenza di tutto il centrodestra, lavoriamo per questo", ha sottolineato Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana.

«Fratelli d’Italia in Sicilia ha già dimostrato di tenere più di ogni altro alla unità del centrodestra sia a Messina, convergendo sul candidato di centrodestra scelto autonomamente da Forza Italia, sia a Palermo dove, con grande spirito unitario, Carolina Varchi ha rinunciato alla sua candidatura per consentire a Fdi di convergere su Roberto Lagalla». Afferma  il vice presidente del Senato Ignazio La Russa. «Lagalla è da tutti ritenuto il miglior candidato possibile al di fuori dalle beghe dei partiti così come siamo d’accordo nel sostenere il presidente uscente Musumeci alla Regione Sicilia. Ovviamente saremo lieti se Roberto Lagalla troverà modo per far convergere tutto il centrodestra sul suo nome e sulle comuni posizioni politiche», ha aggiunto.

 

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