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Palermo, il Centrodestra non scioglie il nodo Sicilia: i candidati sindaco in bilico

Il vice-presidente del Senato, Ignazio La Russa,

Il timing corre, il centrodestra però fatica a trovare l’unità che tutti a parole rincorrono senza però afferrare la sintesi. Se Fratelli d’Italia pressa per la video-call a tre dopo la disponibilità di Berlusconi, Salvini si dice pronto a discutere, ma di Comunali del 12 giugno e soltanto dopo di regionali in Sicilia (dove si vota in autunno), ma poi frena perché se si deve fare l’incontro «meglio di persona». E così un’altra giornata scivola a vuoto, col «nodo Sicilia» sempre ingarbugliato e con gli uomini della Meloni che fanno filtrare che «senza accordo anche sul Musumeci-bis» il partito potrebbe alla fine sostenere Roberto Lagalla (Udc) con Carolina Varchi (FdI) pronta a fare il passo di lato.

Se questo fosse lo scenario il centrodestra si presenterebbe a Palermo con tre candidati sindaco: Francesco Cascio per Fi-Lega, Roberto Lagalla per Udc-FdI e Totò Lentini per gli autonomisti. La deadline intanto viene spostata di giorno in giorno. Le parole di Ignazio La Russa la dicono lunga: «Purtroppo non sono in grado di fornire una indicazione su quando, dove e come si potrà svolgere l’incontro di vertice tra Berlusconi, Salvini e Meloni che, almeno nelle intenzioni manifestate, avrebbe già dovuto tenersi e che anche oggi noi di Fdi abbiamo cercato di fissare anche eventualmente on line». FdI, sottolinea La Russa, “ha informato che da venerdì a domenica terrà a Milano una impegnativa Assemblea nazionale programmatica e che la nostra realtà territoriale siciliana insiste per una immediata decisione non più procrastinabile dopo gli annunci a Messina e Palermo degli altri partiti di centrodestra». «Abbiamo fatto presente questa inderogabile esigenza politico-logistica agli alleati perché risulti chiara la nostra volontà di tenere unito il centrodestra - chiosa - e ci aspettiamo eguale volontà da parte dei nostri alleati». Dal canto suo, Salvini non rompe, ma lancia messaggi altrettanto chiari: «Io i vertici preferisco farli di persona perché a me gli zoom dopo la pandemia riempiono le tasche. Io sono a Milano da sabato in poi o a Roma fino a venerdì, quindi sono disponibilissimo da oggi in avanti a trovarci». Poi traccia la sua linea temporale: «Ci sono le elezioni comunali a metà giugno e poi le regionali a novembre e marzo. Io direi chiudiamo con coalizioni compatte le elezioni del 12 giugno e poi ragioniamo di tutto il resto. Una cosa per volta». «Iniziamo a trovare candidati unitari - incalza il leader del Carroccio - Oggi FdI va da sola in diverse città: a Parma, Viterbo, Catanzaro, Jesolo, Palermo. Scegliamo l’unità del centrodestra, vinciamo le comunali e dal giorno dopo chiudiamo tutte le Regionali che ci sono nel 2023».

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