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Un subappalto per fare quei lavori: il tragico destino della società di Partinico

La Quadrifoglio non era la vincitrice del terzo lotto della gara per l’intervento sulle reti fognarie: lo aveva avuto da una ditta di San Cipirello

Al principio della tragedia c’è un subappalto. La società «Quadrifoglio Group», di Partinico, non era la vincitrice del terzo lotto della gara, proprio quella che riguardava gli interventi su Casteldaccia, per il pronto intervento sulle reti fognarie dei Comuni della fascia costiera. Chi aveva vinto la gara bandita dall’Amap – che da qualche anno gestisce le reti idriche e fognarie di Palermo, ma anche quelle di 46 paesi della provincia - era la «Tek Infrastrutture srl», con sede a San Cipirello, che successivamente lo aveva «passato» alla ditta di Partinico.

La pratica non è in sé scorretta ed è prevista, con certe garanzie, dal codice degli appalti. Ma certo, lascia pensare il fatto che in quel posto si trovava la squadra di operai di un'altra impresa. Il destino aveva cominciato a tessere la trama già molto tempo prima.

La Quadrifoglio è stata sequestrata per ordine della magistratura. Molte le cose ancora da chiarire, uno dei titolari è perito nell'incidente di martedì. Era stata fondata nel 2005, specializzata nella gestione dei rifiuti, nella manutenzione di acquedotti, gasdotti ed oleodotti. Occupa 24 dipendenti e ha un fatturato di circa 1 milione di euro.
Essa stessa aveva partecipato all'appalto per l'accordo quadro di manutenzione, uno speciale tipo di rapporto che si può assegnare anche senza tutta la copertura economica, potendo attivare i singoli interventi man mano si reperiscano le risorse.

La procedura di affidamento con delibera 169 dell'Amap, risale al 18 ottobre 2022. Erano state invitate a partecipare 15 imprese per contendersi i lotti della manutenzione delle condotte dei paesi costieri: nord-ovest (lotto 1), nord est (2), sud ovest (3), sud est (4). Undici le ditte ammesse a partecipare: Cogipa, Sofia Costruzioni, Grimaudo Giuseppe, Constructa plus, Tek Infrastrutture, Essequattro Costruzioni, Dlm Costruzioni, Loto srl, Quadrifoglio, Sorrenti Impianti e Cogeca srl.

Alla fine della fiera ci sono stati 4 vincitori: lotto 1 Grimaudo Giuseppe con un ribasso del 25%, lotto 2 Sorrenti Impianti con un ribasso del 14,9. lotto 3 Tek con -19,33% sulla base d’asta e infine il lotto quattro è andato alla Quadrifoglio Group che ha proposto una riduzione molto contenuta rispetto agli altri, solamente il 6,7%. Questo è il quadro generale.

Ma se si stringe il faro di attenzione sull’andamento complessivo della gara, si scopre ad esempio che Quadrifoglio Group aveva partecipato a tutt’e quattro i lotti. Ma in due casi le offerte inviate dalla impresa partinicese si sono rivelate non congrue, accendendo l’attenzione della commissione di gara che le ha dichiarate anomale. Una volta la riduzione era stata del 27,6 per cento e la soglia era al 25; per un’altra gara ha proposto un abbattimento del 26,3%, ma la soglia di anomalia era fissata al 22%. Il lotto che riesce a vincere lo fa comunque con un ribasso molto contenuto, di poco meno del 7 per cento.

Ora, in questa gara si nota come, a giro, i partecipanti a un certo punto incappino tutti in offerte sopra soglia. Mentre in altre circostanze effettuano offerte regolari, cioè ritenute ammissibili.

La magistratura sicuramente incrocerà i dati anche sul subappalto per verificare se tutte le carte sono a posto, dalla certificazione antimafia alla caratteristiche operative. Cose che sembrano essere tutte in fila, visto che Quadrifoglio di suo è titolare di uno dei lotti dell’accordo di manutenzione. Di sicuro c’è che il subappalto deve essere autorizzato dal direttore dei lavori che, in questo caso, è l’ingegnere dell’Amap Gaetano Rotolo, che era anche il responsabile della sicurezza. Per il resto, secondo il codice degli appalti, il subappaltatore subentra in tutto e per tutto all’appaltatore, purché tutto si sia svolto, come si diceva, rispettando i criteri impostati dalla norma.

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