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Senza cassa integrazione da 5 mesi, operai ex Fiat in sciopero a Termini Imerese

PALERMO. Gli operai delle ditte dell'indotto ex Fiat hanno occupato per alcune ore i binari della stazione ferroviaria di Termini Imerese (Pa) perché da gennaio non percepiscono la cassa integrazione in deroga che scadrà il 31 maggio.

Dopo aver impedito l'accesso alla sede dell'Agenzia delle entrate della cittadina in provincia di Palermo, i lavoratori hanno deciso di bloccare il traffico ferroviario. Da cinque mesi 142 lavoratori delle aziende Biennesud, Manital e Ssa non percepiscono il sostegno al reddito.  «Dal momento che lo Stato non ci versa la cassa integrazione non pagheremo le tasse. Siamo senza stipendio da gennaio - dice Giovanni Schillaci, 44 anni, operai della Biennesud - non possiamo andare avanti così». Anche ieri le tute blu hanno organizzato una protesta analoga.

«Siamo esasperati - aggiunge il suo collega della Fim Cisl Michele Russo, 40 anni - e nessuno ascolta il nostro grido di disperazione». Intanto, i 700 metalmeccanici ex Fiat, transitati in Blutec, la società del gruppo Metec/Stola che ha rilevato la fabbrica di Fca a Termini Imerese, con l'ok dei governi nazionale e regionale, secondo quanto riferisce la Fiom non ha ancora percepito lo stipendio di aprile; il sindacato dei metalmeccanici della Cgil esprime perplessità sulle prospettive di rilancio dell'area industriale.

«La questione dei lavoratori ex Fiat e dell'indotto, è attentamente seguita sia dal governo regionale che nazionale. La cassa integrazione è stata già firmata dal ministro del Lavoro ed è all'attenzione del ministro dell'Economia. Per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori Bluetec, nel corso della settimana incontrerò il ministro dello Sviluppo Economico per sottoporre alla sua attenzione la situazione», dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.

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