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Grande Migliore, i lavoratori: "A marzo scade licenza, accelerare cessione"

Gli iscritti della Uiltucs Sicilia in una lettera aperta esprimono forte preoccupazione in merito alla “tempistica sulla licenza commerciale e alle ipotesi legate alle manifestazioni di interesse per rilevare la struttura"

PALERMO. “Bisogna fare presto, a metà marzo scadrà la licenza commerciale dell’ex Grande Migliore e la struttura rischia di perdere tutto il suo valore”: è uno dei passaggi dell’appello lanciato dai lavoratori dell’ex Grande Migliore alle istituzioni e in particolar modo al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore Giovanna Marano.
Gli iscritti della Uiltucs Sicilia, assieme alle proprie rappresentanze sindacali, ai dirigenti e a tutti i lavoratori dell’ex Grande Migliore, mostrano “tutto l’apprezzamento per le iniziative sin qui realizzate da sindaco e assessore a sostegno della ricerca di una soluzione per la riapertura delle attività commerciali”.
Iolanda, Antonio, Fabio e gli altri: tutti gli ex dipendenti in una lettera aperta esprimono forte preoccupazione in merito alla “tempistica sulla licenza commerciale e alle ipotesi legate alle manifestazioni di interesse per rilevare la struttura”.
In pratica la licenza commerciale scadrà tra pochi mesi e i tempi per l’acquisizione ex novo della licenza sembrano lunghi. Alla luce di tutto ciò, i lavoratori fanno appello anche al sindaco "affinchè in tempi brevissimi possa essere convocato un ulteriore momento di confronto per sciogliere i nodi sulla vertenza”.
Iolanda Valguarnera spiega ad esempio che “bisogna fare presto perchè a marzo scadrà la licenza commerciale e la struttura perderà di valore”. Per Fabio Tamburello “siamo da settembre in procedura fallimentare, chiediamo sia di accelerare l’iter sia che si tenga conto anche del bacino degli oltre cento lavoratori rimasti e si preveda una clausola per la loro salvaguardia”.
Antonio Gambino confida “in un nuovo incontro con l’amministrazione, che si è detta disponibile a tutti gli aiuti del caso, e il curatore fallimentare, per capire come risolvere la vertenza”.
E Salvatore Marino afferma che “ci sono proposte concrete per l’acquisizione, sappiamo che c’è una società palermitana interessata ma non si sa per quale ragione sembra ostacolata nonostante voglia acquisire il punto vendita assumendo 60 persone”.

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