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Per Termini si studia un’auto elettrica piccola

La produzione potrebbe partire fra 18 mesi, nel progetto Grifa anche i capitali di una banca brasiliana e di un fondo collegato

PALERMO. Una piccola vettura di dimensioni di poco inferiori a quelle della Toyota Yaris. Avrà due o quattro porte e, soprattutto, un motore elettrico. Ecco le caratteristiche delle auto di Grifa che tra 18 mesi potrebbe uscire dall’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. È possibile che le prime auto abbiano solo un motore elettrico ma che a pochi mesi di distanza saranno costruite anche quelle ibride.

Grifa, che ha raggiunto al ministero dello Sviluppo Economico un primo accordo per la cessione da parte della Fiat del ramo d’azienda, otterrà lo stabilimento e dovrà farsi carico dei 473 ex lavoratori della casa automobilistica torinese e di Magneti Marelli e di gran parte dei circa 300 dell’indotto, che verranno occupati per realizzare alcuni componenti delle auto, come i rivestimenti in plastica e la plancia. Insomma, nelle intenzioni degli investitori c’è l'idea di realizzare a Termini un nuovo polo innovativo dell’auto elettrica.

Saranno fondamentali, però, alcuni accordi con i fornitori. Grifa monterà nelle proprie auto un pianale completo di motore termico e di alcune parti della meccanica, come il cambio, la trasmissione e i freni. Il motore sarà realizzato da Fiat come, del resto, anche il pianale. Con l’azienda guidata da Sergio Marchionne Grifa ha siglato, infatti, un accordo per ottenere la fornitura di queste parti della vettura. Ma la fisionomia definitiva del layout dell’auto che sarà realizzata a Termini Imerese ancora deve essere stabilita. È certo però che, secondo il progetto di Grifa, le batterie dei modelli potranno essere ricaricate la sera attaccandosi alla rete elettrica.

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