PALERMO. Raggiunto un primo accordo al ministero dello Sviluppo Economico: la Grifa entro il 30 dicembre potrà rilevare lo stabilimento di Termini Imerese, ma dovrà farsi carico anche di gran parte dei lavoratori dell’indotto. Saranno circa 760 gli operai interessati dal progetto dell’azienda che punta a realizzare auto elettriche e ibride in Sicilia. La formula adottata è quella della cessione da parte di Fiat del ramo d’azienda. Le assunzioni scatteranno dal primo gennaio 2015.
Al termine del vertice tra governo, Regione, sindacati e Grifa, coordinato dal vice-ministro Claudio De Vincenti, è stato firmato dalle parti un verbale che registra gli impegni presi dalle due aziende interessate dall’operazione (Fiat e Grifa). I sindacati, che hanno espresso soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa, hanno firmato anche un verbale con Grifa, che si impegna a mantenere tutti i 760 lavoratori di Fiat tranne quelli che aderiranno alla mobilità volontaria ancora da definire. Più cauta invece la Cgil.
L’amministratore delegato di Grifa, Augusto Forenza, ha espresso soddisfazione per l’incontro: “E’ un passaggio importante per i lavoratori, perché la cessione del ramo d’azienda garantisce l’assunzione degli operai ex Fiat e Magnati Marelli. Nei prossimi giorni verrà stabilita una data per un nuovo incontro che consentirà di definire gli aspetti tecnici dell’accordo”. Il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato, ha ribadito che con Grifa «a Termini Imerese si tornerà a produrre auto”. Domani le organizzazioni sindacali sottoporranno il testo siglato alla consultazione degli operai.
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