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Il naufragio di Porticello, ricerche anche in notturna: ecco i nomi dei 15 sopravvissuti, dal comandante alle hostess di bordo

I sommozzatori sono riusciti a entrare nella barca scardinando un vetro grazie ad alcuni martinetti, realizzati da un fabbro di Porticello

Vanno avanti senza sosta le ricerche dei sei dispersi nel naufragio del superyacht britannico Bayesian, affondato a mezzo miglio dalla costa di Porticello poco prima dell’alba di domenica mentre nella zona imperversava una violenta tromba d’aria: all’appello mancano il tycoon britannico Mike Lynch e la figlia Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l’avvocato Chris Morvillo e la moglie Neda.

I sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nello scafo del Bayesian da una vetrata. Per scardinare il vetro di 3 centimetri sono stati necessari alcuni martinetti, realizzati da un fabbro di Porticello, che fa lavori per le imbarcazioni. Da quel varco sono riusciti ad arrivare negli spazi comuni della barca, ma non ancora nelle cabine. Potrebbe servire del tempo anche perché alcuni ingressi appaiono ostruiti. Le immersioni proseguono nonostante il veliero sia appoggiato sulla fiancata di dritta, una posizione che rende difficili le operazioni, che sono andate avanti anche nelle ore notturne.

Le ispezioni col robot

Lo scafo si trova a circa 50 metri di profondità, è piegato su un lato e, almeno questo emerge dai primi rilievi, non presenterebbe delle falle. Non solo, anche l’albero risulterebbe integro, anche se per avere la certezza bisognerà attendere che il veliero sia riportato in superficie. I sommozzatori della guardia costiera stanno ispezionando lo scafo dall’esterno con un Rov, un robot telecomandato, mentre gli speleo sub dei vigili del fuoco sono riusciti ad aprirsi un varco per accedere all’interno dell’imbarcazione, dove si ritiene siano intrappolati i corpi dei dispersi.

Il briefing del mattino

Stamattina, 21 agosto, è cominciato un briefing tra vigili del fuoco, Capitaneria di porto e diversi tecnici e ingegneri per fare il punto della situazione e riprendere le immersioni per la ricerca dei sei dispersi che potrebbero essere rimasti intrappolati nelle cabine del Bayesian, un veliero lungo ben 56 metri affondato mentre era in rada davanti alla costa di Santa Flavia. I sub oggi cercheranno di raggiungere le cabine. Le ricerche si avvalgono dell’ausilio di motovedette ed elicotteri.

La piccola Concordia

«Il Bayesian è una piccola Concordia, laggiù a 50 metri di profondità è veramente difficile avanzare», raccontano i sommozzatori. Operazioni non semplici anche perché i sub hanno in totale 12 minuti a disposizione per potere raggiungere il veliero, entrare all’interno e poi riemergere. Domenica avevano recuperato il corpo di un componente dell’equipaggio, il cuoco Recaldo Thomas, che è stato trovato all’esterno della nave. Ma i sub non erano andati oltre il ponte di comando, per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio. Ieri i sub dei vigili del fuoco sono entrati all’interno e hanno iniziato ad ispezionare i saloni, ma al momento non è stato individuato alcun corpo.

La famiglia di Sophia

I 15 superstiti, intanto, si trovano nel resort Domina Zagarella di Santa Flavia, in provincia di Palermo, proprio di fronte al tratto di mare dove è avvenuto il naufragio. La struttura è diventata il quartier generale di investigatori e soccorritori, una cinquantina di persone, tra cui personale della Prefettura. Tra loro anche Charlotte Golunsky, il marito James Emslie e la piccola Sophia di 1 anno, che inizialmente erano stati ricoverati all’ospedale dei Bambini a Palermo. Ad accoglierli c’erano alcune autorità britanniche, tra cui quattro ispettori del ministero dei trasporti arrivati dall’Inghilterra, dove alcuni media si spingono a ipotizzare scenari inquietanti mettendo in collegamento il naufragio con l’incidente mortale di Stephen Chamberlain, ex top manager della multinazionale informatica Autonomy, assolto negli Usa in un processo per frode come il fondatore della società Mike Lynch, tra i dispersi di Porticello.

L'ambasciatore

«È una tragedia, sono venuto dall’ambasciata con i miei colleghi per sostenere e cercare di aiutare i cittadini britannici. Ho incontrato il prefetto, la guardia costiera e i vigili del fuoco per offrire il mio supporto nello svolgimento delle indagini e per ringraziarli per quanto stanno facendo - dice l’ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Llewellyn, che ha incontrato i sopravvissuti ancora sotto choc -. Le indagini sono condotte dalle autorità italiane, noi abbiamo mandato i nostri ufficiali da parte del Regno Unito. La situazione è particolarmente toccante».

Le hostess

Tra i superstiti ci sono le hostess di bordo Leah Randall, sudafricana di 20 anni, e Kaja Chichen, tedesca di 22 anni. «Siamo vive per miracolo», sussurrano. Poi una delle due entra nella toilette del resort per asciugarsi le lacrime: «È stato terribile». Anche loro sono state sentite dai magistrati della Procura di Termini Imerese, che ieri pomeriggio si sono recati nella struttura alberghiera per ascoltare il racconto dei sopravvissuti, a partire dal comandante del veliero, il cinquantunenne neozelandese James Cutfield. La Procura, che ha aperto una inchiesta sul naufragio, potrebbe acquisire anche un video, ripreso dalle telecamere di una villa che si trova davanti al luogo del naufragio della Bayesian, in cui si vede lo yacht mentre cola a picco.

I nomi dei superstiti

Si completa intanto l’elenco dei 15 sopravvissuti, tutti quanti ospitato dall’hotel Domina Zagarella. Come detto, fra i superstiti ci sono James Emslie, 35 anni, con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno. Poi Angela Bacares, 57 anni, inglese, moglie dell’imprenditore britannico Mike Lynch, che figura invece tra i dispersi insieme alla figlia Hannah di 18 anni. Fra i superstiti anche Sasha Murray, 29 anni, irlandese, Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar, Matthew Griffith, francese di 22 anni, il comandante James Cutfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, Ayla Ronald, avvocato di 36 anni, di nazionalità inglese così come il suo compagno, Matthew Fletcher, di 41 anni, Koopmans Tus, 33 anni, olandese, Leo Eppel, nato in Sud Africa, di 20 anni, e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Kaja Chichen, 22 anni, tedesca.

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