Erano nelle cabine, nascosti dietro materassi e suppellettili di ogni tipo, i corpi dei dispersi del Bayesian, il veliero che si è inabissato a mezzo miglio da Porticello lunedì 19 agosto poco prima dell’alba mentre nella zona imperversava una tromba d’aria. I sommozzatori sono riusciti a recuperare fino ad ora quattro cadaveri e a individuarne un quinto all’interno dell’imbarcazione che si trova a 50 metri di profondità.
Il bilancio ufficiale della tragedia è dunque di sei vittime (il corpo del cuoco dell’imbarcazione era stato recuperato lunedì scorso ndr), un disperso e 15 sopravvissuti. I quattro corpi recuperati oggi sono quelli di Jonathan Bloomer, il presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada. All’appello mancherebbero dunque l’imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia di 18 anni Hannah.
Alle squadre che operano da due giorni in condizioni difficilissime si sono aggiunti i sub che avevano preso parte alle ricerche della tragedia della Concordia. Il veliero britannico è adagiato sulla fiancata di dritta, in base a una prima ispezione esterna, lo scafo non presenterebbe falle e l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, sarebbe integro. Ad attirare l’attenzione dei sub è stata anche la grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, mira infatti ad assicurare stabilità all’imbarcazione. Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto. Un’altra ipotesi avanzata dal tabloid inglese Daily Mail è quella dei «portelloni lasciati aperti», indicati come una possibile via d’accesso per una grande massa d’acqua in grado di riempire completamente lo scafo e di farlo affondare in pochi secondi.
Una risposta ai numerosi interrogativi che riguardano ancora questo giallo potrebbe venire anche dalle immagini di un robot sottomarino, il Rov (Remotely Operated Vehicle). Il robot, capace di operare sul fondale marino fino a una quota di 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore, è dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate. L’obiettivo è di raccogliere elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura di Termini Imerese che sta indagando sul naufragio. Il Procuratore Ambrogio Cartosio continua a mantenere uno stretto riserbo sull’inchiesta; a vigili del fuoco e guardia gostiera sarebbe stato intimato di non parlare con i giornalisti.
I magistrati hanno interrogato per oltre due ore James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesien, per ricostruire le fasi drammatiche dell’inabissamento e per acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. E stamane sono stati ascoltati anche gli altri sopravvissuti, che si trovano all’interno del resort Domina-Zagarella, a Santa Flavia (Palermo). Catfield è considerato un comandante esperto, che ha lavorato per tutta la vita a bordo di grandi imbarcazioni e che conosce bene il Mediterraneo. Anche i media neozelandesi, il paese d’origine dell’uomo, si sono occupati della vicenda. Il NzHerald, in particolare, ha intervistato il fratello di Cutfield, Mark, il quale ha confermato che da circa otto anni il comandante è alla guida di barche di lusso.
Nel resort di Santa Flavia intanto sono arrivati anche i massimi vertici della Morgan Stanley International, giunti in Sicilia non appena hanno appreso la notizia che il presidente della banca d’affari Jonathan Bloomer e sua moglie Anne Elizabeth Judith erano tra i dispersi del naufragio. «Una tragedia degna di William Shakespeare» l’ha definita l’imprenditore britannico Brent Hoberman, amico personale del tycoon Mike Lynch. E proprio davanti al luogo di questa tragedia shakespeariana c’è chi ha dato vita a una sorta di turismo dell’orrore, con persone che hanno fatto a gara per scattare selfie e girare video da postare sui social con lo sfondo del mare che ha inghiottito il Bayesian.
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