Una tromba d’aria e un temporale alle 4 del mattino sconvolgono la zona di Santa Flavia, nel mare di Bagheria, e il Bayesian, una barca a vela di 56 metri, battente bandiera del Regno Unito, con scafo e sovrastruttura in alluminio e ponti in teak, in rada a Porticello è affondato in un lampo trascinando in acqua i 12 passeggeri e i 10 membri dell’equipaggio, alcuni non hanno fatto in tempo a uscire dalle proprie cabine. Sono state salvate 15 persone, un uomo, il cuoco di bordo Ricardo Thomas, è morto e il suo corpo è stato recuperato e sei persone sono disperse: quattro britannici e due americani. Tra loro anche il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni con la figlia diciottenne Hannah. L’imprenditore è cofondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy, fondatore di Invoke Capital e della società di sicurezza informatica Darktrace ed è conosciuto come il «Bill Gates britannico». In serata si è appreso che ci sarebbe anche il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer. Lo affermano alcuni quotidiani inglesi tra cui The Times. Il nome di Bloomer nell’elenco dei dispersi viene confermato anche dal direttore della Protezione Civile siciliana Salvo Cocina. Si cercano anche i corpo del Ceo della società di Linch, Chris Morvillo e di Nada Morvillo.
Lo yacht a vela sarebbe intestato alla società Revtom, registrata sull’isola di Man, la cui amministratrice sarebbe la moglie del tycoon, Angela Bacares, che è tra le persone salvate. Gli ospiti sarebbero tutti dipendenti delle società di Lynch in viaggio premio.
Le ricerche dei dispersi sono cominciate dall’alto, con alcuni velivoli, mentre andranno nel fondale a 49 metri di profondità, dove giace il Bayesian, i subacquei della guardia costiera di Messina e gli speleo sommozzatori dei vigili del fuoco provenienti da Roma, da Sassari e da Cagliari.
Una passeggera britannica Charlotte Golunski, 35 anni, in mare è riuscita ad afferrare la figlia di un anno Sofia salvandola. Entrambe stanno bene così come il padre della bimba James Emsilie, 35 anni. La donna racconta quei terribili istanti: «Per due secondi ho perso la bimba in acqua, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra. È stato terribile. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo».
Dieci persone sono state portate in ospedale per escoriazioni e ferite non gravi che sono state suturate.
La videocamera del risto-pub Baia Santa Nicolicchia, proprio davanti al porticciolo del borgo marinaro, mostra che alle 4.05 si scatena un inferno di vento e pioggia che porta via tavoli, sedie e vasi con piante dalla terrazza esterna. E poco dopo si sarebbe scatenato il tornado che ha fatto colare a picco la Bayesian che ora si trova sul fondo del mare coi suoi serbatoi contenenti oltre 18 mila litri tra combustibile e olii. Secondo alcune testimonianze il vento avrebbe rotto l’albero dello yacht (75 metri in alluminio il più alto del mondo), questo avrebbe fatto inclinare l’imbarcazione che sarebbe stata rapidamente riempita d’acqua.
Accanto all’imbarcazione con stazza lorda di 473 tonnellate, costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008, e progettata per viaggi di lusso, c’era un altro veliero olandese il «Sir Robert Baden Powell» ed è stato proprio l’equipaggio di questa imbarcazione a salvare le persone finite in acqua. Karsten Börner, il comandante della nave olandese racconta quei momenti drammatici: «Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più. Abbiamo visto una razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso: abbiamo recuperato i naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della guardia costiera».
La capitaneria di porto dice che «i primi naufraghi, recuperati dapprima da un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze, sono poi stati portati a terra da 4 mezzi navali della guardia costiera, intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo».
Pietro Asciutto, pescatore di Porticello racconta: «Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso. Credo che la tromba d’aria sia arrivata da Porticello».
La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta. Bisognerà capire come sia stato possibile che un’imbarcazione moderna, lussuosa ristrutturata nel 2020 sia potuta colare a picco in pochi istanti mentre altre imbarcazioni anche vicine non hanno subito danni.
Caricamento commenti
Commenta la notizia