Poche ore prima di essere trovato morto all’interno della sua auto, l’imprenditore Angelo Onorato inviò un audio su WhatsApp in cui, secondo quanto trapelato da ambienti investigativi, appariva sereno e disteso. Nessuna incertezza nella voce, nessun tono ansioso. Poi la morte che resta un giallo. La famiglia ha chiesto alla Procura la copia forense dei messaggi, delle chat e delle mail che potrebbero custodire il segreto della morte dell’imprenditore.
«Dobbiamo capire - spiega l’avvocato della famiglia, Vincenzo Lo Re - se si sia trattato di istigazione al suicidio. Dai file che la Procura sta esaminando, cerchiamo proprio di provare a sapere chi e se qualcuno lo stesse ricattando e, in qualche modo, lo abbia indotto a commettere il gesto». «La Procura - aggiunge il legale - sta lavorando molto bene e abbiamo fiducia negli investigatori».
Nella lettera trovata dall’avvocato Fabrizio Macchiarella, Onorato fa riferimenti generici a persone che gli vogliono male, scrive di essersi fidato di gente sbagliata. Potrebbe essere questa la chiave del giallo? La pista dell’omicidio, inizialmente portata avanti dalla famiglia, sembra essersi affievolita. Come spiega anche il medico legale e consulente di parte, Nuccia Albano: «Dopo i primi esami autoptici - dice - i dubbi si sono diradati, aspettiamo i risultati tossicologici che saranno sicuramente importanti ma sul gesto non ci sono dubbi. Bisogna capire le ragioni di quanto accaduto».
Gli investigatori scavano anche nel privato dell’imprenditore. Si ventila l’ipotesi che il luogo in cui è avvenuto il fatto, non sia casuale. Ma che, forse, Onorato lo abbia scelto intenzionalmente per lanciare un messaggio a qualcuno. A chi? E perché? Domande che al momento restano senza risposta.
La famiglia vuole conoscere la verità. Un appello che la moglie di Onorato, Francesca Donato, aveva lanciato dall’altare della cattedrale in occasione dei funerali. Albano è netta: «La ragione di quanto accaduto serve alla famiglia affinché finisca questo tormento logorante. Ho conosciuto Onorato in molte iniziative politiche, una persona perbene e serena. È difficile comprendere le motivazioni».
Albano, assessore del governo Schifani e medico legale di grande esperienza si sofferma sulle fascette che avrebbero ucciso Onorato: «In letteratura ci sono diversi casi simili, dopo che si tira la linguetta si perde conoscenza dopo pochi secondi e poi si muore in circa tre minuti». Una morte ancora misteriosa.
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