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Partinico, concessi gli arresti domiciliari al creatore di Borgo Parrini

Giuseppe Gaglio, presidente della cooperativa Nido d’argento, era finito in carcere con l’accusa di corruzione

Il tribunale del riesame di Palermo ha concesso gli arresti domiciliari a Giuseppe Gaglio, finito in carcere, il mese scorso, con l’accusa di corruzione per avere pagato tangenti in un «sistema» che ruotava attorno alla cooperativa Nido d’argento di Partinico (Palermo). Gaglio, creatore di Borgo Parrini, una frazione di Partinico molto nota perché ricorda le creazioni di Gaudì, era il patron della coop che aveva esteso i suoi interessi in mezza Sicilia. I giudici hanno poi revocato i domiciliari a due impiegati della Nido d’argento, Francesco Chiavello e Giuseppe Chiaramonte, che conservano comunque l’obbligo di dimora a Partinico. I tre si erano avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Elisabetta Stampacchia, dopo essere stati arrestati.

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