«Mi piace pensare che non abbia sofferto e che sia volato in cielo, come i suoi uccelli, che amava tanto». Il momento del dolore, dello strazio, dell'incredulità. Una tragedia inspiegabile, quella che si è portato via Kevin Barreca, 16 anni, massacrato dal padre nella strage di Altavilla Milicia, insieme al fratellino più piccolo, Emanuel, 5 anni, e alla madre Antonella Salamone. Un ragazzo eccezionale, unico, Kevin, come ricorda una delle sue insegnanti del liceo artistico regionale Renato Guttuso, a Bagheria, dove il giovane frequentava il secondo anno.
«Un giovane con la testa sulle spalle, non solo nello studio - dice l'insegnante -. Coltivava tantissimi interessi, soprattutto quello dell'ornitologia. Aveva a casa più di cento esemplari di modelli di uccelli, tutti fatti da lui, sapeva tutti i nomi e la provenienza. Passava le giornata a riprodurre queste esemplari tridimensionalmente, aveva un lato artistico molto spiccato. Non ci posso credere, piangiamo tutti da stamattina, non è possibile tutto questo».
Una passione che Kevin coltivava fin da quando era piccolo e che metteva in mostra sui social, dove aveva un profilo (clay_animals22) esclusivamente dedicato alle foto degli esemplari di uccelli fatti da lui. Aveva fatto anche delle mostre e vinto dei premi.
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