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«Basta parole, a Palermo servono più controlli»: il grido d'allarme di chi vive nella zona della movida

«Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità, sono loro che devono tutelare la sicurezza di questa città»

«Basta parole, a Palermo servono più controlli». I cittadini della zona della movida lanciano l'allarme dopo l'omicidio di questa notte (21 dicembre), in cui ha perso la vita un ragazzo di 22 anni, Rosolino Celesia.

Antonella Ferraro vive poco distante dalle strade in cui si è consumato il delitto, le vie della movida, nel cuore del centro di Palermo. Dove in pochi giorni si sono verificati altri gravi episodi: la rissa sempre al Notr3, il locale dove sarebbe maturato anche l'omicidio di Celesia, e la sparatoria per strada in via La Lumia.

«Quello che è successo questa notte - dice Ferraro - è un fatto di una gravità enorme, se si pensa a un ragazzo di 22 anni che ha perso la vita. È tutto questo è la conseguenza di ciò che non è stato fatto: inutile questo "abbaiare" inutile di qualche giorno. Dopo la sparatoria di via La Lumia non è successo nulla, questo quadrilatero deve essere continuamente presidiato. Nel momento in cui è stata allentata la presenza delle forze dell'ordine è successo un fatto terribile, è evidente che in questa città ci sono problemi molto seri e, soprattutto se ci sono di mezzo i nostri figli, non possono essere affrontati con leggerezza. Se stanotte ci fossero stati dei controlli o una ronda probabilmente questo omicidio non ci sarebbe stato. Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità, sono loro che devono tutelare la sicurezza di Palermo».

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