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Palermo, caccia ai barbari della movida: le immagini delle telecamere per dare un nome a ciascuno

Le indagini sulla rissa con sparatoria fra le vie Quintino Sella e Isidoro La Lumia proseguono con il massimo riserbo sull'esito degli accertamenti condotti sui video

I carabinieri sul luogo della rissa

La caccia è aperta e forse ci sarebbe già più di una pista in grado di condurre a chi ha sparato almeno cinque colpi di pistola durante la rissa di sabato notte scoppiata tra via Isidoro La Lumia e via Quintino Sella, a Palermo. I carabinieri stanno indagando per individuare anche una decina di giovani, divisi in due gruppi contrapposti, che se le sono date di santa ragione in quei momenti concitati e ad altissima tensione. Gli investigatori stanno lavorando in silenzio ammettendo solo e in modo generico che «ci sono numerose attività in corso»: in realtà hanno già acquisito i video delle telecamere della zona e sentito molti testimoni che avrebbero fornito utili indicazioni per risalire ai nomi delle persone che potrebbero aver partecipato ai tafferugli trasformando una delle strade più frequentate della movida in un vero e proprio far west.

Secondo la ricostruzione, il danneggiamento di tre auto parcheggiate da parte di una vettura in corsa, alcuni minuti prima della sparatoria, potrebbe avere provocato gli scontri. Nel trambusto generale, qualcuno ha impugnato una pistola e ha fatto fuoco a ripetizione, premendo il grilletto almeno cinque volte. La scena è stata ripresa da un balcone e poi postata sui social: si vedono chiaramente le botte da orbi tra diversi ragazzi, le urla e il fuggi fuggi generale quando fa fuoco il giovane che impugna l’arma prima di scappare in sella a una moto e poi un altro, disteso sull’asfalto, che viene soccorso e caricato su una macchina che si allontana in fretta. Quest’ultimo, presumibilmente ferito, non sarebbe stato registrato in nessun ospedale ed è un altro particolare su cui si stanno concentrando le attenzioni dei carabinieri.

Le immagini hanno mostrato cosa era accaduto in tutta la sua drammaticità ma purtroppo non è una novità che la movida in questa parte della città è ormai fuori controllo da diverso tempo. Sosta selvaggia, schiamazzi, musica ad altissimo volume proveniente dai locali e anche dagli stereo delle auto «che fanno vibrare i vetri degli infissi», perfino l’esplosione di fuochi d’artificio tra via La Lumia e via Quintino Sella «con la sospensione del transito attuata da soggetti evidentemente non identificati e certamente non autorizzati» ma anche rifiuti, topi e degrado perché pochi gestori «provvedono a pulire», sono solo alcuni degli episodi che, da anni, denuncia il comitato dei residenti di via La Lumia e dintorni, presieduto da Fabrizio Agnello, che - tramite l’avvocato Giuseppe Carbonaro - ha presentato un esposto in Procura.

«Negli ultimi dieci anni, nella via Isidoro La Lumia, nel tratto compreso fra via Torrearsa e via Albanese; nelle vie Mazzini, Quintino Sella e Ricasoli, tra via Gaetano Daita e la Via Isidoro Carini, nella piazza Nascè e nella via Puglisi Bertolino, tra piazza don Sturzo e via Quintino Sella», sarebbero nati una serie di locali le cui attività «si svolgono all’esterno ben oltre il limite delle 22, prolungandosi fino alle 2-3 del mattino», si legge nel dossier che riporta anche le numerose segnalazioni effettuate da chi abita nella zona con centinaia di telefonate effettuate nelle ore serali e notturne alla polizia municipale e al numero unico per le emergenze.

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