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Risse e spari nella movida a Palermo, Confcommercio: «Lo diciamo da un anno, noi ignorati»

L'attacco di Patrizia Di Dio: «Nelle riunione siamo stati rassicurati con bonarie pacche sulle spalle, attendiamo ancora i risultati dei controlli»

Patrizia Di Dio

«Da oltre un anno denunciamo questo stato di cose, con episodi di illegalità diffusa che spesso sfociano nella guerriglia urbana: dall’osservatorio dei pubblici esercizi e delle discoteche arrivavano precise richieste di aiuto e preoccupazione. I nostri allarmi però, nel migliore dei casi, sono stati ignorati».

Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale di Confcommercio con delega alla legalità e sicurezza, interviene sui gravi episodi avvenuti la scorsa notte in una via del centro città.

«Nelle riunioni in prefettura sui temi dell’ordine pubblico - aggiunge - siamo stati spesso “rassicurati” con una bonaria pacca sulla spalla e ci è stato spiegato che sul fronte della sicurezza era tutto sotto controllo. Dopo gli assalti violenti alle discoteche venivano spesso puniti gli incolpevoli titolari che oltre al danno subivano la beffa della chiusura forzata del locale per giorni o addirittura settimane. Ai vertici di Prefettura e Questura, rinnovati da poche settimane, abbiamo reiterato la nostra massima preoccupazione e richieste di intervento. Continuiamo ad attendere i risultati».

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