L'istanza dell'Amap di Palermo alla Procura europea è stata depositata ieri nel primo pomeriggio. C'è la lista di beni e altre liquidità aziendali su cui l'avvocato Giovanni Di Benedetto propone di applicare il blocco, chiedendo in cambio il dissequestro dei conti per potere pagare gli stipendi e i fornitori. E così adesso tutto è nelle mani dei pm Gery Ferrara e Amelia Luise, che giovedì avevano chiesto e ottenuto dal Gip il sequestro per equivalente di 20 milioni. Saranno loro a dover valutare l'offerta che via Volturno ha avanzato con l’evidente finalità di garantire l'operatività dell'azienda che, altrimenti, si fermerebbe, non solo danneggiando i 700 lavoratori, ma rischiando di compromettere la regolare distribuzione dell'acqua potabile.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola il servizio di Giancarlo Macaluso con un approfondimento sulle partecipate del Comune di Palermo
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