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Ora è allerta Legionella a Palermo, caso sospetto al Cervello

L'hotel Politeama è stato chiuso per la presenza di Legionella

È allerta nei pronto soccorso di Palermo dopo che l’hotel Politeama e un palazzo di via Principe di Belmonte sono stati chiusi per la presenza della Legionella. La situazione è sotto controllo ma all’interno delle strutture di emergenza si è alzato il livello d’attenzione anche perché non è facile distinguere i sintomi provocati dal batterio da quelli di altri malattie come il Covid. All’ospedale Cervello c’è un caso sospetto ma sono in corso gli accertamenti per verificare se possa trattarsi o meno di Legionella: l’uomo, un palermitano, non è assolutamente collegato ai contagi che sono stati registrati nei giorni scorsi.

La sua esposizione al microrganismo potrebbe essere avvenuta a casa attraverso un vecchio impianto di climatizzazione che non è stato adeguatamente pulito ma saranno gli esami, che dovrebbero arrivare al più presto, a stabilire se la polmonite di cui è affetto è diretta conseguenza di una legionellosi o se, invece, sia stata causata da qualche altro fattore. «Riceviamo ancora i pazienti Covid alle prese con i problemi respiratori - dicono dal pronto soccorso del Cervello - ma stavolta i sintomi che presentava questa persona ci hanno fatto insospettire. Per questo motivo abbiamo deciso di fare i test specifici per la Legionella ma ne sapremo di più in settimana, non appena conosceremo i risultati. In ogni caso non c’è da preoccuparsi perché non siamo a conoscenza di nessun cluster».

Al Policlinico, invece, è partita un’indagine a ritroso spulciando tra cartelle cliniche di alcuni pazienti che erano stati ricoverati in Pneumologia per Covid o per una malattia polmonare: un approfondimento, a caccia di ulteriori informazioni, per capire se qualcuno di questi potesse essere associato alla Legionella: «Si tratta di una precauzione in più - spiega il responsabile del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera universitaria, Vittorio Giuliano - alla luce degli ultimi episodi che sono stati segnalati in città. Da parte nostra non sottovalutiamo il fenomeno ed è lo stesso anche per i colleghi che lavorano nelle altre strutture sanitarie: nella chat, in cui ci scambiamo notizie e consigli, al momento nessuno ha riportato situazioni di pericolo». Conferma anche il direttore del pronto soccorso dell’ospedale Civico, Massimo Geraci: «La Legionella si diffonde per via aerea, tramite gli impianti di climatizzazione, ma anche attraverso le tubature e le autoclavi dei palazzi la cui manutenzione e pulizia lascia a desiderare. È possibile, quindi, contrarre l’infezione ma spesso si presenta come una forte influenza e si rivolve in poco tempo mentre quando si sviluppa la polmonite, se non curata adeguatamente con gli antibiotici giusti, si può rischiare anche di non farcela».

Come purtroppo è accaduto a Ciro Cozzolino, un ingegnere in pensione di 76 anni di Fano, che aveva soggiornato all’hotel Politeama dal 24 al 29 agosto durante una vacanza in Sicilia: l’uomo è morto nonostante le cure dei medici dell’ospedale Maggiore di Bologna mentre la moglie, che si era pure ammalata, ora è guarita e sta meglio. Oltre all'albergo del centro, la Legionella è stata trovata in un palazzo di via Principe di Belmonte: questa settimana si dovrebbero avere gli esiti dei campionamenti dell'Asp che ha eseguito ispezioni in diversi condomini e nelle strutture alberghiere evidenziando che «il problema si manifesta a livello dei contatori, cioè quando l’acqua lascia le condutture per entrare nell’autoclave per poi arrivare alle abitazioni. La presenza della Legionella che supera il livello consentito dipende dai singoli impianti degli edifici».

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