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Palermo, la cosca di Porta Nuova in crisi a caccia di un prestito

In tempi di crisi anche la mafia è costretta a fare ricorso ai prestiti per onorare gli impegni economici soprattutto con le famiglie dei detenuti. Nel 2020, in pieno lockdown a causa della pandemia, il cassiere di Porta Nuova Giuseppe Incontrera, assassinato due settimane fa con tre colpi di pistola, è in grandi difficoltà finanziarie perché molte attività si sono fermate e si mette in movimento per trovare i soldi. Ad aiutarlo è un commerciante della Zisa, che, durante un incontro in un panificio, consegnerà più di diecimila euro in contanti. La storia è contenuta nell’informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo sugli affari del mandamento di Porta Nuova confluita nell’inchiesta della Dda. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Virgilio Fagone

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