Carmelo Giancarlo Seidita è considerato un boss di spessore. È tra i protagonisti principali della retata che ha portato a nove arresti nel mandamento della Noce, a Palermo, da parte della polizia.
Già nel 2008 Seidita, oggi 47enne, era considerato un autorevole esponente mafioso. Il collaboratore di giustizia Giacomo Greco aveva parlato di lui in quegli anni, riferendo che il boss emergente avrebbe partecipato a un progetto di riorganizzazione di cosa nostra dopo l’arresto di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, ai quali sarebbe stato vicino.
D'altra parte Seidita (in passato definito dai magistrati "riferimento mafioso per il controllo di lavori pubblici e l’imposizione del pizzo alle imprese"), era stato condannato per essere stato reggente del clan della Noce. Il suo posto, all'inizio del 2008, sarebbe stato preso da Guglielmo Ficarra, anche lui arrestato oggi. Di Ficarra avevano parlato i collaboratori di giustizia Andrea Bonaccorso, Nino Nuccio e Angelo Chianello: sarebbe stato lui a guidare la cosca della Noce dal gennaio 2008, quando era stato arrestato il reggente, ovvero proprio Seidita.
Un altro processo che riguarda Carmelo Giancarlo Seidita si riferisce all'estorsione relativa alla realizzazione di alcune villette nel territorio di Isola delle Femmine da parte del costruttore Vincenzo Rizzacasa. In quel caso il mandante sarebbe stato il boss di San Lorenzo Sandro Lo Piccolo e il suo emissario Seidita, un caso che lo vide prima condannato e poi, nel gennaio 2022, assolto dopo un rinvio da parte della corte di Cassazione.
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