Sono i testimoni oculari del delitto della Vucciria, Emanuele Burgio venne ucciso a pochi passi da loro. Individuati dalla squadra mobile grazie alle immagini riprese sul luogo del delitto, hanno fornito la loro versione dei fatti sull’omicidio.
I loro racconti, ammesso che siano veri, rivelano particolari inediti e sono stati depositati agli atti del tribunale del Riesame che domani deciderà sulle istanze presentate dai presunti assassini, Domenico e Matteo Romano, difesi dagli avvocati Giovanni Castronovo, Vincenzo Giambruno e Antonio Turrisi. In carcere pure Giovan Battista, figlio di Domenico.
Antonino Tinnirello ha ammesso di essere stato in compagnia dei Romano la notte dell’omicidio e fornisce una versione inedita, sarebbe stato Burgio a chiamare il gruppetto perché voleva parlare con loro e non il contrario. L’altro testimone interrogato è Pietro Scelta, amico della vittima. Racconta di avere provato a evitare a Burgio quel litigio, ma senza successo. Fino a sentire gli spari.
Il dettaglio del racconto dei due testimoni nell’articolo di Leopoldo Gargano sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.
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