La droga resta uno dei principali business della mafia. Non solo estorsioni, estese anche ai comuni dell'Hinterland, il mandamento di San Lorenzo-Tommaso Natale, era anche particolarmente attivo nel campo del traffico di stupefacenti, tanto che uno degli arrestati, Fabio Chianchiano, si era imposto come il principale spacciatore del quartiere Zen con l'appoggio di Cosa Nostra, a cui regolarmente cedeva parte dei proventi. Chianchiano avrebbe versato a Girolamo Biondino, che in quel periodo era al verticedel mandamento di San Lorenzo -Tommaso Natale, 3mila euro per ogni chilo di cocaina venduta.
Si aggiunge un nuovo tassello sul mercato della droga allo Zen che tra l'altro nei giorni scorsi è stato oggetto di controlli e perquisizioni che hanno portato alla scoperta di marijuana, cocaina, armi pochi giorni dopo l'omicidio di Antonino e Giacomo Lupo, di 53 a 19 anni che ha portato all'arresto di Giovanni Colombo, reo confesso.
Gli indagati dell'operazione antimafia di questa mattina sono: Giuseppe Messia, 41 anni, Giovanni Messina, 40 anni, Girolamo Taormina, 36 anni, Giuseppe Fricano, 51 anni, Salvatore Lucera, 48 anni, Giuseppe La Torre, 67 anni, Fabio Chianchiano, 54 anni, Salvatore Verga, 28 anni, Francesco Di Noto, 30 anni, Baldassarre Migliore, 51 anni.
E proprio Migliore, imprenditore nel settore del movimento terra, si occupava delle estorsioni agli imprenditori. Ma tra le vittime del pizzo solo in tre hanno collaborato dopo la convocazione da parte della squadra mobile. Le richieste estorsive furono rivolte al titolare del Lido Battaglia di Isola delle Femmine, che però non avrebbe denunciato ma attraverso la mediazione di Giuseppe Fricano avrebbe ottenuto lo scontro a 13mila euro.
Richieste di pizzo anche al vivaio La Franca di via Giuseppe Lanza di Scalea che pagava mille euro a Natale e a Pasqua. Un costruttore che aveva avviato un cantiere a Palermo, invece, aveva versato 16mila euro.
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