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Omicidio a Falsomiele: “Suv in retromarcia per evitare i cadaveri”. Chiese gremite per i funerali

Le indagini della Squadra mobile. Ma resta da stabilire il movente.

PALERMO. È una manovra, una retromarcia con il Suv, la chiave del duplice omicidio di Falsomiele. Secondo la Squadra mobile di Palermo, i coniugi Gregoli, arrestati per il delitto, tornarono indietro perché Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela erano stati ammazzati e il cadavere del primo era al centro della strada, così da ostacolare qualunque altro percorso. Ma resta da capire il movente, come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola.

Le immagini riprese da una telecamera hanno inquadrato il passaggio della Toyota di Carlo Gregoli ,con a bordo anche la moglie Adele Velardo, che esce da casa alle 9,38. Alle 9,41 passa la Fiat 500 L delle vittime, e poi il fuoristrada dei coniugi. Dopo novanta secondi la Toyota fa marcia indietro per dieci metri fino alla traversa che porta all’abitazione della coppia.

Secondo gli investigatori, che hanno raccolto anche il racconto di un testimone, in quelle immagini c’è la soluzione del giallo, anche perché il geometra e la moglie non hanno saputo spiegare il motivo della retromarcia.

Oggi, intanto, si sono svolti i funerali di Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela. Le esequie di Vela nella chiesa di Santa Caterina da Siena in via dell'Airone, mentre la funzione funebre di Bontà è stata celebrata nella chiesa di Santo Spirito nel cimitero di Sant'Orsola.

 

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