PALERMO. L'ordinanza non è ancora pronta, ma sulla chiusura alle auto di corso Vittorio Emanuele, che entrerà in vigore ai primi di luglio, è già scontro. Su un fronte i commercianti che hanno chiesto una limitazione del traffico a fasce orarie, sul versante opposto il Comune che ha già approvato la delibera di giunta propedeutica al provvedimento e fa capire di non essere disposto ad accogliere la proposta.
«Siamo partiti dalla nostra idea di pedonalizzazione totale - dice l'assessore alla Mobilità Giusto Catania - e dopo sei mesi di confronto con negozianti e residenti e una lunga e faticosa mediazione fatta anche con l'Unesco, si è arrivati alla zona a traffico limitato». Ovvero, mezza carreggiata sarà pedonale e l'altra metà sarà riservata al passaggio di residenti e mezzi di soccorso. «Adesso a ridosso dell'emissione dell’ordinanza - continua Catania - i commercianti tornano alla carica. Accettare significherebbe lasciare tutto per com'è tranne che per poche ore al giorno».
Insomma un rifiuto netto alla lettera firmata da una settantina di titolari di bar, tabacchi, farmacie, librerie, negozi di artigianato e souvenir del Cassaro. Vengono proposte «una pedonalizzazione a fasce orarie, 10-13 e 15,30-18,30, sulla stessa linea dei provvedimenti adottati inizialmente per la via Maqueda, con disposizione di fioriere e panchine».
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