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Deroga per la caccia al cinghiale
in un'area delle Madonie

In base a quanto stabilito durante il vertice di questo pomeriggio in prefettura, le doppiette potranno entrare in azione in un territorio di 1.500 ettari, sempre al di fuori dall'area di parco, che per motivi di ripopolamento era stato inibito a qualsiasi tipo di caccia.

PALERMO. «È un passo avanti, importante, ma sicuramente non definitivo». Commenta così il sindaco di Pollina e deputato del Pd, Magda Culotta, la decisione di concedere una deroga per la caccia al cinghiale al Comune di San Mauro Castelverde.

In base a quanto stabilito durante il vertice di questo pomeriggio in prefettura, le doppiette potranno entrare in azione in un territorio di 1.500 ettari, sempre al di fuori dall'area di parco, che per motivi di ripopolamento era stato inibito a qualsiasi tipo di caccia.

«Apprezziamo l'apertura dei rappresentanti del governo presenti al tavolo - continua Culotta - e ci auguriamo che l'iter per la revisione della legislazione vigente sia contingentato, data la gravità del fenomeno. Da anni, ormai, chiediamo a tutti i livelli un piano complesso per contenere il fenomeno nel lungo termine, ma anche risposte immediate come l'abbattimento controllato. E purtroppo, in attesa di queste risposte, si è passati dai semplici danni a colture o ad allevamenti alla minaccia, concreta, per la sicurezza dei cittadini. Per questo non ci arrendiamo, comunque, alla possibilità di emettere ordinanze congiunte per tamponare l'emergenza».

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