Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, la prima gioia: stesa la Reggiana, alla fine cori da tutto lo stadio per Pippo Inzaghi

Buona la prima. I rosa subito in orbita, al debutto fanno centro con una prestazione convincente. La sblocca Pojanpalo, Tavsan fa 1-1 ma dopo due minuti Pierozzi firma il gol-vittoria

Pierozzi esulta dopo il gol del 2-1 (foto Puglia)
Pierozzi esulta dopo il gol del 2-1 (foto Puglia)

Finisce con tutto lo stadio che urla «Pippo, Pippo» mentre il nuovo messia del Palermo osserva il figlioletto che calcia e segna nella porta sotto la curva Nord. Chissà che non sia un presagio di quello che sarà… Intanto, c’è questo esordio vincente del Palermo che porta a casa i primi tre punti di una stagione che deve arrivare lontanissimo. Si comincia come speravano tutti e come sognava Inzaghi. Superpippo sostiene di non aver ancora fatto niente per Palermo, ma in effetti non è così: se anche ieri c’erano più di trentamila tifosi allo stadio gran parte del merito è suo. Voleva che i tifosi fossero orgogliosi alla fine della partita con la Reggiana e Inzaghi è stato accontentato, perché il Palermo ha vinto una gara viscida, resa ancora più scivolosa dal gol di Tavsan al 17’ della ripresa che aveva pareggiato quello di Pohjanpalo.

Un anno fa il Palermo si sarebbe sfaldato come neve in primavera dopo quella mazzata, questo invece sembra di un’altra pasta. Perché ha qualità e anche carattere: la prima c’era anche la stagione scorsa, il secondo l’hanno portato il mercato e Inzaghi. Non fosse stato così, il Palermo non avrebbe trovato due minuti dopo il gol del nuovo vantaggio con Pierozzi, che ieri è sembrato… Cafù. Una furia sulla fascia destra, come se fosse casa sua e gli pagasse anche l’Imu. Una presenza costante nel primo tempo quella di Pierozzi, un po’ come Augello sulla fascia opposta, a testimonianza che sulle corsie i rosanero sono messi davvero bene. Se l’ex Cagliari ha mostrato un piede educato e preciso, Pierozzi è stato una spina nel fianco della Reggiana. Suo il cross per l’illusorio vantaggio di Brunori, poi cancellato dal Var. Suo l’assist per il gol di Pohjanpalo. Suo, appunto, il gol che ha fatto esplodere il Barbera, regalando la prima festa in campionato.

La partita ha spiegato che non ci saranno scorciatoie e che in A si può andare solo giocando con l’attenzione e l’umiltà di ieri sera. Inzaghi s’è presentato quasi con la stessa formazione che aveva ottenuto il pass in Coppa Italia a Cremona, con Diakité al posto dell’acciaccato Peda e Brunori invece di Le Douaron. I ritmi sono stati subito alti, il Palermo ha provato a mettere in chiaro chi fosse il più forte, ma la Reggiana s’è difesa con ordine. Il “plot-twist” sarebbe potuto essere appunto il gol di Brunori, ma il Var ha cancellato il corso degli eventi cogliendo il fuorigioco iniziale dell'assist-man Pierozzi. Niente di cui spaventarsi, perché i rosanero hanno continuato a mordere la Reggiana, collezionando angoli e anche palle gol (Ceccaroni, Gyasi, Segre) che non sono state convertite per un niente. Una pressione costante che è stata premiata al 38’ quando Pohjanpalo ha graffiato a modo suo (colpo di testa angolato e potente) sull’ennesima giocata di Pierozzi-Cafù.

Un lampo che ha messo la partita in discesa, ma che non ha cambiato il piano tattico del Palermo che ha continuato ad imperversare anche nella ripresa quando Inzaghi s’è presentato con Peda al posto dell’ammonito Diakité. Brunori e Pohjanpalo hanno sfiorato il gol del raddoppio, che sarebbe stato anche un giusto premio a quanto visto fino a quel momento. ll calcio, però, si sa che è roba strana e la Reggiana al 17’ ha trovato un pareggio inaspettato con Tavsan, grazie anche a una deviazione sfortunata di Bani. Una piccola distrazione della difesa rosanero, la prima della partita, costata carissima. Ecco, il Palermo dell’anno scorso sarebbe andato in tilt e probabilmente avrebbe anche perso. Quello già marchiato a fuoco da Inzaghi, invece, ha incassato il colpo e, trascinato da un Barbera che non ha mai smesso di crederci, dopo due minuti ha rimesso la freccia del sorpasso con Pierozzi (bravo Segre nell’assistenza). Inzaghi s’è cautelato mandando in campo Blin e Le Douaron, passando al 3-5-2. Poi è toccato a Palumbo e Corona. La Reggiana ci ha provato, in difesa s’è sofferto un po’ soprattutto su qualche palla alta, ma Bardi di fatto è rimasto a guardare. Per la gioia di Inzaghi e dei trentamila del Barbera. La prima è andata, ora avanti così. La prossima settimana arriva il Frosinone, c’è da scommettere che saranno di nuovo in trentamila, chissà forse di più. Con la speranza che finisca nuovamente con quell’urlo «Pippo, Pippo» e con i rosanero a saltare di gioia come bambini al luna park.

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia