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Palermo, al Penzo è un bivio per il futuro: in sei possono salutare subito

Marconi e Kanuric sono in scadenza a giugno ma i contratti non saranno rinnovati. Verso il taglio pure i quattro in giocatori prestito

Una partita che per molti potrebbe rappresentare l’ultima con la maglia del Palermo. Fatti i dovuti scongiuri, quella che si giocherà questa sera potrebbe essere la partita d’addio per molti rosanero che, o per motivi contrattuali o per scelte tecniche, difficilmente potrebbero trovare posto in organico anche la prossima stagione. Il post Venezia-Palermo, infatti, potrebbe essere davvero una rivoluzione tecnico-tattica di una squadra che comunque nella prossima stagione dovrà cambiare diversi interpreti, a prescindere dalla categoria in cui giocherà.

Partendo dai contratti in essere, quella di questa sera potrebbe essere l’ultima in maglia rosanero per Marconi (nella foto di Tullio Puglia). Già nella conferenza stampa postgara di lunedì sera nell’andata con i lagunari, un emozionato Marconi aveva ammesso come quella contro il Venezia potesse rischiare di essere stata l’ultima partita al Barbera per uno dei giocatori più rappresentativi del «nuovo» Palermo. Ricordato per l’acrobazia che ha salvato la porta del Palermo nella finale play-off di andata a Padova di Serie c, Marconi difficilmente rinnoverà il proprio contratto con i rosanero, che scadrà il 30 giugno di quest’anno: 107 presenze e 4 gol all’attivo, Marconi è stato sicuramente un simbolo per la nuova società rosanero. Alla stessa maniera, ma con un ricordo meno fortunato rispetto al collega con la maglia numero 15, potrebbe essere l’ultima anche per Kanuric. Anche il terzo portiere rosanero, infatti, vedrà scadere il proprio contratto con i rosanero tra poco più di un mese con la poco probabile possibilità di rinnovo.

Poi, ci sono i prestiti. Sono ben quattro, infatti, gli elementi della rosa a disposizione di Mignani che non sono di proprietà del Palermo e che lo potrebbero essere o se riscattati dai rosanero per via dell’opzione o al raggiungimento di determinati obiettivi prestabiliti, come quello della promozione nella massima serie. In questa situazione e a sperare che non sia l’ultima in rosanero sono Henderson, Traorè, Coulibaly e Mancuso. Tra loro, a dire il vero, nessuno ha lasciato il segno in un modo tale da convincere la proprietà rosanero a esercitare il diritto di riscatto e quindi pensare che possano tutti ritornare nelle rispettive società d’appartenenza pare la cosa più probabile. Il diritto di riscatto per Traorè è pari a 10 milioni, una cifra onerosa che il Palermo dovrebbe versare nelle casse del Milan per assicurarsi il numero 70 che, in questo scorcio finale di stagione, non ha messo in mostra tutte quelle che erano le qualità che invece aveva fatto intravedere con i rossoneri in Serie A.

I continui problemi fisici, invece, dovrebbero frenare la volontà di voler puntare nuovamente su Coulibaly. Discorso a parte per Henderson e Mancuso. Lo scozzese e la punta ex Como hanno avuto modo di farsi notare, seppur a fasi alterne e senza continuità. Ciò, quindi, lascerebbe presagire a un mancato riscatto di entrambi i calciatori che, così come gli altri, potrebbero concludere la loro esperienza a Palermo con il match del Penzo se i rosanero non manderanno in scena una recita perfetta. Anche se la speranza di tutti è che ci sia ancora tempo e spazio per giocarne almeno altre due di partite con la maglia rosanero e magari conquistarsi, a suon di gol e ottime prestazioni, una conferma per la prossima stagione che al momento non sembrerebbe nei piani della società.

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