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Venezia-Palermo, Mignani: «Dobbiamo provare a fare l'impresa. Desplanches e Lund da valutare»

I rosanero dovranno ribaltare lo 0-1 dell'andata e vincere con due gol di scarto per accedere al turno successivo

Il Palermo continua la preparazione in vista della partita di ritorno della semifinale dei play off di Serie B contro il Venezia. Dopo lo 0-1 dell'andata, la squadra di Mignani deve ribaltare il risultato in trasferta e, allo stadio Penzo venerdì sera, serviranno due gol di scarto per poter accedere al turno successivo.

Un'impresa difficile, ma non impossibile per il tecnico rosanero che oggi , al Palermo Cfa di Torretta, è intervenuto in conferenza stampa prima della partenza per Venezia.

«Con la Sampdoria era una partita secca, con una settimana di lavoro dietro. Non possono essere fatti paragoni con il Venezia, la partita d’andata ha dimostrato che il Palermo si è giocato la gara alla pari, forse nella prima del match ha fatto di più degli avversari. Quando fai i cambi li fai con logica e con un’idea cercando di migliorare e fare qualcosa di nuovo. I cambi non ci sono riusciti, ma il Venezia aveva chiuso gli spazi ed era difficile per chi è entrato. Dobbiamo avere la convinzione di crederci, sul campo abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela».

Per quanto riguarda l'11 che scenderà in campo, Mignani, come è consuetudine, non si sbilancia: «Abbiamo due giorni per capire la condizione dei giocatori. Dobbiamo cercare di produrre qualcosa per mettere in difficoltà il Venezia. Dobbiamo proporre una squadra che abbia equilibrio e forza di provarci, con lucidità. Non possiamo buttarci in attacco nei primi minuti, il Venezia inoltre non concede tantissimo».

«Abbiamo 95 minuti per provare a fare questa piccola impresa, il Venezia sembra favorito ma noi dobbiamo crederci fino in fondo. Se riusciamo a tenerla in piedi e riusciamo a fare un gol a 20 minuti dalla fine la pressione passa dalla loro parte. Il risultato col Venezia non ci ha premiati ma il Palermo ha fatto una buona partita, non meritavamo di perdere. Difficile pensare di ribaltare una squadra che nelle ultime partite ha dato segnali positivi, trovando equilibrio e soluzioni per fare male all’avversario. Ribaltare completamente la squadra in questo momento non sarebbe giusto».

In merito alle condizioni fisiche di Desplanches e Lund, Mignani sottolinea che «devono fare degli esami, non abbiamo certezze. Chi esce per un problema muscolare è difficile che possa recuperare entro poco. L’avvicendamento dei portieri ci può stare, sono due ragazzi con caratteristiche diverse ed entrambi possono giocare nel Palermo e in questa categoria. Ho piena fiducia in entrambi. Ho scelto di lanciare un ragazzo giovane di prospettiva   ».

«Durante la partita col Venezia i cambi effettuati sono stati dopo gol subito, quando il Venezia ha chiuso gli spazi, ha trovato più difficoltà. Il Venezia farà una partita molto simile a quella che ha fatto lunedì - osserva il tecnico rosanero -. È una squadra forte che sa difendere con ordine e ripartire con ordine. Sarà difficilissima per il Palermo, devi vincere per forza. Inutile nascondersi. Abbiamo la voglia di crederci, andiamo là e ce la giochiamo. Nel calcio può succedere di tutto. Ci dobbiamo credere. Nella partita d'andata la squadra ha avuto un atteggiamento giusto, abbiamo lavorato da squadra. Faccio ancora i complimenti a Marconi, serve tutto: forza fisica e intensità. Negli ultimi dieci minuti della gara d’andata abbiamo ‘pensato’ molto bene, volevamo pareggiare. In quel momento getti il cuore oltre l’ostacolo e pensi di meno».

Per quanto riguarda il futuro di Mignani sulla panchina del Palermo, il tecnico dichiara di non essere al momento un argomento al quale pensa: «Siamo dei professionisti e non possiamo legarci alle società, anche con un contratto. In questo momento non è giusto pensarci, ci concentriamo sulla partita. Il club è forte e organizzato, ha davanti un grande futuro. In un modo o nell’altro il Palermo arriverà in Serie A, non so quando, ma ci arriverà e chiunque allenerà qui sarà privilegiato».

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