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L’amministratore delegato del Palermo, Gardini: «La risposta della città è stata al di sopra delle aspettative»

«Siamo in linea con gli obiettivi per quanto riguarda gli aspetti sia economici che sportivi. Quando sono arrivato c'erano in società 4-5 dipendenti, oggi siamo quasi 40»

«Il centro sportivo è fondamentale, crea identità, attenzione e ti fa sentire a casa». Lo ha detto Giovanni Gardini, amministratore delegato del Palermo, a Torretta in occasione dell’inaugurazione del centro sportivo.

«Essere qui a inaugurare il primo centro sportivo della storia del Palermo, a poco più di un anno dall’arrivo del City Football Group, è motivo di grande orgoglio - sottolinea Gardini -. È la prova concreta di ciò che questa società sta costruendo giorno dopo giorno per garantire la massima efficienza alla squadra e a tutte le persone che lavorano per il bene del Palermo. Programmazione, sostenibilità e duro lavoro: è questo l’unico modo che conosciamo per raggiungere i nostri obiettivi, che sono gli stessi dei nostri tifosi e di tutti coloro che amano questi colori».

«Noi - afferma ancora Gardini - siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi per quanto riguarda gli aspetti sia economici che sportivi. Quando sono arrivato c'erano in società 4-5 dipendenti, oggi siamo quasi 40».

C’è chi dice che il Palermo realizza poche plusvalenze. «Noi - risponde Gardini - non siamo un club che deve vendere per trovare risorse. Sul piano calcistico lo scorso anno il Palermo ha rispettato quello che ci eravamo proposti, quest’anno solo nelle ultime settimane ci sono state difficoltà, ma l’obiettivo può essere ancora raggiunto. Il risultato finale va raggiunto attraverso delle tappe che stiamo rispettando. La risposta che abbiamo avuto dalla città tra abbonamenti e aspetti commerciali è stata al di sopra delle aspettative».

Contro la Sampdoria l’esordio del nuovo allenatore Mignani, subentrato a Corini: «Il Palermo è riuscito a portare a casa un risultato importante, interrompendo la serie di sconfitte, un buon punto di partenza. Mignani Ha un contratto fino al 30 giugno 2025. Siamo sempre legati ai risultati, ma questo vale anche per me e per tutti».

Per l’amministratore delegato del Palermo «un viaggio è fatto di diverse tappe positive e negative. Il nostro obiettivo è di portare il Palermo il più in alto possibile, principalmente raggiungere la Serie A al più presto. L’importante è arrivarci e avere la struttura per poterci stare. Senza il centro sportivo sarebbe come andare in macchina senza le ruote. Il Palermo è appena sotto il City nella galassia del club, ha enorme potenzialità nonostante sia una città del Sud, del resto se è stato scelto il Palermo rispetto ad altri club che ci erano stati proposti ci sarà un motivo. Palermo un giorno in Champions? L’importante è non porsi mai dei limiti, gli obiettivi devono essere stimolanti. Non c'è squadra senza staff e intendo tutti, bisogna costruire, trovare le persone giuste e questo necessità di tempo e se si pensa dove eravamo quando siamo arrivati non si può dire che non ci siano stati risultati. Se c'è stato qualcosa di sbagliato? Il passato serve solo per migliorarsi e limitare il numero di errori perché nel calcio vince chi sbaglia meno».

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