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Il presidente della Federcalcio Gravina plaude al centro del Palermo: «E ora risolviamo il problema delle multiproprietà»

Secondo il numero 1 della Figc la presenza di investitori stranieri è positiva: «In Italia c'è un problema soprattutto culturale», dice a proposito della possibili competizioni fra squadre dello stesso gruppo

«Sono contento, è un giorno importante per il calcio italiano ed è la dimostrazione che quando si riescono a coniugare correttamente le opportunità legate all’intelligenza politica creativa e gestionale della nostra classe dirigente vengono fuori delle progettualità che smuovono e sbloccano quell’inerzia che purtroppo è paralizzante per tutto il sistema». Lo ha detto il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina a margine dell’inaugurazione del centro sportivo del Palermo a Torretta.

«Abbiamo vissuto sensazioni simili - ha aggiunto Gravina - qualche mese fa in occasione dell’inaugurazione del Viola park della Fiorentina e oggi siamo a Palermo: questa idea di spostarci tra Nord e Sud per vedere nascere strutture come queste ci trasmette sensazioni positive. Una delle criticità maggiori in tutto il Centro-Sud è proprio la carenza delle infrastrutture, mi auguro che quello che parte oggi da Palermo sia un effetto di contaminazione positiva per tutto il nostro Paese».

A proposito della proprietà che guida il Palermo, Gravina ha sottolineato come per il calcio italiano l’arrivo di investitori stranieri sia un bene «perché stanno dando stabilità e soprattutto visione al mondo del calcio - le sue parole - e quindi non possiamo arroccarci all’interno dei nostri confini. Il fenomeno della globalizzazione non riguarda solo alcuni aspetti del nostro Paese, ma credo che basti guardare un po' quello che accade in Premier, non in Germania perché le norme non lo consentono, e in Francia: ormai è un fenomeno generalizzato e noi dobbiamo saper cogliere gli aspetti positivi».

Nel caso del Palermo, però, si discute molto del fatto che prima o poi la squadra potrebbe trovarsi a competere con altri club della galassia City. «Sulle multiproprietà - ha detto il presidente della Figc - in Italia c'è un problema soprattutto culturale. Oggi esiste un divieto assoluto nel nostro sistema calcistico, è rimasto solo un caso. A livello internazionale la Uefa sta lavorando nella gestione delle multiproprietà che al momento non genera effetti negativi in quanto la nuova formula della Champions non consente più l’arrivo dall’Europa League di alcune squadre. La Uefa sta ammorbidendo questo concetto, ma ci sono sempre dei divieti riguardo alcune attività come lo scambio di giocatori».

«Plaudo all’inaugurazione di un centro che diventerà luogo di valorizzazione sportiva, peraltro in una società del Sud ricca di tradizione calcistica», ha detto dal canto suo il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, in un messaggio inviato in occasione del taglio del nastro del nuovo centro sportivo del Palermo, in cui esprime il suo apprezzamento per «la società e una proprietà che, in aderenza con i valori della nostra Lega e del campionato, sta creando un assetto patrimoniale di grande rilevanza, affermando, attraverso percorsi virtuosi e moderni, principi e criteri che sostengono la migliore condizione di affidabilità e sostenibilità finanziaria di una società calcistica».

«Pur non avendo potuto presenziare per motivi famigliari alla cerimonia, mi impegno prossimamente a tornare in visita al centro sportivo di Torretta che riveste un significato importante per il club, la città, la Serie B e per tutto il calcio italiano - prosegue la lettera di Balata -. Va sottolineato un dato straordinario, come cioè il City Football Group insieme alla dirigenza del Palermo sia riuscito in pochissimo tempo, ricordo la posa della prima pietra nell’ottobre del 2022 alla quale partecipai, a fare ciò che in 124 anni di storia del club non era mai stato compiuto: realizzare un centro sportivo all’avanguardia».

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