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Palermo, le ambizioni di Chaka Traorè: «Voglio aiutare il Palermo ad andare in A»

«Quando ho sentito della possibilità di arrivare a Palermo ero contento e orgoglioso, è una piazza fantastica», dice l’attaccante proveniente dal Milan. Giocherà con la maglia numero 70

Chaka Traorè

«Quando ho sentito della possibilità di arrivare a Palermo ero contento e orgoglioso: è una piazza fantastica e posso dire che mi emoziona molto l’idea di aiutare il club a raggiungere gli obiettivi stagionali». Lo ha detto il nuovo attaccante del Palermo Chaka Traorè parlando delle sue prime impressioni dopo l’arrivo in rosanero. Il giocatore della Costa d’Avorio, classe 2004, arriva in prestito dal Milan con il diritto di riscatto in favore del Palermo. «È vero che sono un attaccante e quindi devo fare gol, ma il mio primo obiettivo è aiutare la squadra a raggiungere la Serie A, un traguardo che merita», ha ribadito il gioiellino ex rossonero.

«Quando sono entrato al Barbera venerdì - ha aggiunto Traorè - la tifoseria mi ha emozionato, mi ha fatto sentire a casa. Si respirava un’atmosfera incredibile».
Al Milan ha avuto come allenatore Stefano Pioli che in passato è stato sulla panchina del Palermo. «Devo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me - ha detto Traorè -. Quando ha sentito che potevo andare a al Palermo mi ha detto di dare il massimo e di impegnarmi continuando a fare come stavo facendo al Milan e dare sempre tutto per la maglia».

Traorè non bada tanto alla formula del suo ingaggio. «Vivo il presente - ha detto -, vediamo cosa accadrà in futuro. Sono qua per aiutare il Palermo, quello che accadrà dopo non mi interessa. Nel Milan ho imparato tantissimo, non sono come calciatore, ma anche come uomo. Il Milan ha oltre a essere un calciatore, ti insegna anche come comportarti nella vita. Tantissime persone mi hanno aiutato, mi hanno accolto come un figlio e questa cosa non la dimenticherò mai».

Traorè, che indosserà la maglia numero 70 («un numero che mi ha portato fortuna al Milan»), ha ammesso di avere studiato in rossonero i suoi compagni di squadra più importanti. «Ho lavorato con grandissimi campioni e grandissimi attaccanti - ha sottolineato - a ognuno di loro ho cercato di rubare qualcosa. Nel calcio come nella vita si può sempre imparare. Il mio punto di forza? L’uno contro uno: mi piace saltare l’uomo e fare assist. Mi piacciono i giocatori come Ronaldinho, Neymar: giocatori di fantasia. Mi piace, divertirmi e divertire in campo. Giocare con allegria».

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