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Il Palermo si rialza a Venezia, un triplo Brunori trascina i rosa

Tripletta del capitano che torna al gol e riscatta il ko con il Cosenza al Barbera

Il rigore trasformato da Brunori

È tornato. E nel migliore dei modi, come i veri protagonisti sono abituati fare. Il Palermo espugna il Penzo di Venezia 3 a 1 grazie a una superlativa tripletta del capitano Brunori che regala il momentaneo secondo posto ai ragazzi di Corini.

Senza troppi giri di parole, per ottenere certe promozioni, questo tipo di partite vanno vinte. Giocando bene, soffrendo, con sporcizia e cattiveria. Ma uscendo dal campo con i tre punti, come le squadre ambiziose e tenaci riescono a fare. Dopo il passo falso casalingo di appena quattro giorni fa contro il Cosenza, serve (e non solo) l’italo brasiliano a far guarire velocemente la ferita.

Pronti via il Palermo fa subito la partita, e la prima occasione nitida dei rosanero porta ad un calcio di rigore dopo appena 6 minuti: gran giocata di Brunori per Lund che viene scalciato da Altare e cade a terra. Check del var per presunto fuorigioco, ma dopo tre minuti Baroni di Firenze conferma e lascia calciare Brunori dagli undici metri. L’italo-brasiliano spiazza Joronen e sblocca una stagione che fino a questo momento non lo aveva visto protagonista.

Subito 0-1 al Penzo e grande avvio rosanero. Gli stessi sull’onda dell’entusiasmo ci riprovano cinque minuti dopo, al quarto d’ora, con un’azione corale che porta Vasic a servire con un bell’assist Di Francesco. L'ex Lecce la mette in mezzo ma nessuno riesce a seguire fino in fondo l’azione offensiva. C’è praticamente solo il Palermo per i primi 25 minuti di gioco e la prima vera chance dei padroni di casa arriva solo alla mezzora con un colpo di testa di Gytkjaer che si spegne sul lato di Pigliacelli.

L’ultimo quarto d’ora sono i lagunari ad alzare il proprio baricentro e ad imporre un ritmo frenetico. Prima con Busio che ad un minuto dal recupero stacca di testa su un traversone con la sfera che termina alta. Poi Pohjanpalo, protagonista degli ultimi minuti della prima frazione di gara che al 46’ si divora da tre metri il possibile gol del pareggio.

Lo stesso finlandese rimedia quattro minuti dopo, all’ultimo secondo di recupero, con un esterno sinistro dopo la conclusione ribattuta di Johnsen. Errore e disattenzione di Coulibaly che si perde il bomber del Venezia mandando su tutte le furie un Pigliacelli incolpevole. Un Palermo con personalità non basta per andare a riposo in vantaggio.

Il secondo tempo si apre ancora con un’opportunità dei lagunari che al 50’ con Lella vanno vicinissimi al raddoppio. Un minuto dopo ancora Venezia, ancora con Pohjanpalo: scambio Gytkjaer-Pohjanpalo, con il finlandese che lascia partire una conclusione a fil di palo. Venezia vivo più di prima, Palermo in visibile affanno che si sveglia solo al 58’ grazie alle ‘’doti di famiglia’’ targate Insigne, con quest’ultimo che piazza un piattone sinistro a giro di poco alto.

Tre minuti dopo al 61’ miracolo di Joronen: Brunori si smarca e lascia partire un tiro deviato da Zampano, parata incredibile del portiere dei lagunari messo fuori tempo da una deviazione. Il capitano rosanero però si può rifare subito perché il minuto successivo su schema da angolo con la sponda di Lucioni, l’attaccate affonda la stoccata decisiva. Rosanero nuovamente in vantaggio dopo un momento delicato, a riprova del fatto che nei momenti di maggiore crisi, le grandi squadre sanno trovare le proprie forze.

Dopo il gol il Palermo gestisce bene la superiorità contenendo nella loro trequarti i padroni di casa, concretamente vivi solo a dieci minuti dal recupero con un cross basso insidioso di Pierini e con la sfera che attraversa pericolosamente l’area di rigore. Attimo di suspance per gli oltre 500 supporters rosanero giunti questa sera in Veneto.

Quando negli ultimi minuti il Venezia prova ad agguantare il pareggio (sterilmente), su contropiede al 93’ Brunori stronca definitivamente i sogni dei veneti. Ancora lui, ancora il bomber rosanero che, servito perfettamente da Mancuso, tira un piattone che si insacca sulla rete lasciando immobile Joronen. Terzo gol del capitano che si porta il pallone a casa. Dopo, non c’è più tempo: fischia Baroni quando sono da poco passate le 22.30. Il Palermo torna ad essere promosso dopo la bocciatura (la prima in questa stagione) casalinga contro il Cosenza, e si porta a -1 dal Parma, con lo stesso numero di gare giocate (sei). C’era attesa per capitan Brunori, ancora a secco in quest’annata. Il capitano rosanero risponde più che presente regalando la quarta vittoria stagionale.

VENEZIA (4-3-3): Joronen; Candela (Cheryshev 82’), Altare, Idzes, Sverko (Zampano 21’); Busio (Andersen M. 68’), Tessmann, Lella (Bjarkason 68’); Johnsen, Pohjanpalo, Gytkjaer (Pierini 68’).
Allenatore: Vanoli.

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju (Nedelcearu 73’), Lucioni, Ceccaroni, Lund (Aurelio 64’); Vasic (Henderson 77’), Gomes, Coulibaly; Insigne (Segre 64’), Brunori (cap.), Di Francesco (Mancuso 64’).
Allenatore: Corini

ARBITRO: Baroni (Firenze). Assistenti: Rossi (Rovigo) - Votta (Moliterno). Quarto ufficiale: Ancora (Roma 1). VAR: Maggioni (Lecco). AVAR: Paganessi (Bergamo).

AMMONITI: Busio (12’), Lucioni (32’), Gomes (45+7)

RETI: Brunori (10’), Pohjanpalo (45+5), Brunori (62’), Brunori (93’)

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