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Palermo fuori dalla Coppa Italia col Cagliari, ai supplementari succede di tutto

Soleri al 122’ riporta in gara i rosanero, sotto per il gol di Dossena in apertura dei supplementari, ma Di Pardo un minuto dopo centra il 2-1 e cala il sipario

All’Unipol Domus di Cagliari il Palermo esce ai trentaduesimi di Coppa Italia con un finale al cardiopalma. Soleri al 122’ riporta in gara i rosanero, sotto per il gol di Dossena in apertura dei supplementari, ma Di Pardo 30 secondi dopo lo scadere del recupero centra il 2-1 e cala il sipario.

La consapevolezza di essere maturi, pronti. Il rammarico di tornare in Sicilia a mani vuote, a pochi istanti dai calci di rigore. Inizia così a Cagliari la stagione ufficiale del Palermo, una stagione che nelle intenzioni della società e nei sogni della tifoseria, dovrà essere quella del ritorno in serie A. Senza troppi giri di parole.

Dopo un mese di ritiro lontano da Palermo, la squadra di Corini ha debuttato in Coppa Italia all’Unipol Domus schierando una formazione senza nessuna novità rispetto alle attese della vigilia. Il tecnico rosanero sposa il 4-3-3 provato per tutto il periodo della preparazione estiva e manda in campo una squadra che potrebbe ricalcare quella da considerarsi titolare ma che deve fare i conti con l’assenza di un terzino sinistro, adattando Ceccaroni sulla fascia e inserendo Marconi accanto al Lucioni nella zona centrale della difesa. L’Unipol Domus è stracolmo: in Sardegna si vuole festeggiare il ritorno nella massima serie dopo i playoff vinti a giugno allo scadere. La bolgia di Cagliari è un ottimo antipasto di quello che il Palermo vivrà durante la stagione quando tante squadre affronteranno i rosa col coltello fra i denti.

L’Unipol Domus è stracolmo: in Sardegna si vuole festeggiare il ritorno nella massima serie dopo i playoff vinti a giugno allo scadere. Il Palermo comincia benissimo e potrebbe anche passare in vantaggio dopo soli 4 minuti: gran controllo di tacco, girata e tiro angolato per Brunori che si vede respingere la sua pregevole conclusione.

Partita vivace e veloce, poi il Cagliari comincia a fare gioco ed il Palermo va in affanno per qualche minuto. Al 16’ Oristanio ha un’ottima occasione: raccoglie una palla dentro l’area ma da ottima posizione tira alto. Il Cagliari continua a spingere e l’arbitro Marinelli, dopo controllo var, decide di assegnare un rigore molto generoso per tocco di Mateju con il braccio. Sul rigore succede di tutto: tira Pavoletti, para Pigliacelli. Sulla respinta si fiondano lo stesso attaccante cagliaritano e Lucioni; la palla carambola fra i due e termina sul palo, poi sul petto di Lucioni e infine in corner. Dopo il classico cooling break concesso durante le gare estive, la gara non cambia sebbene il ritmo scende.

Al 40’ scontro aereo Lucioni-Pavoletti col difensore rosanero che ha la peggio: si apre l’arcata sopraccigliare, esce tanto sangue e intervento dei sanitari. Si scalda Nedelcearu ma Lucioni torna in campo con una vistosa fasciatura. Nel finale di tempo Palermo di nuovo vicino al gol con Gomes che dalla distanza prova a piazzarla sotto la traversa ma l’intervento di Radunovic è provvidenziale ed evita il gol deviando in angolo.

Dopo 6 minuti di recupero, tutti negli spogliatoi: il Cagliari ha giocato di più, il Palermo ha avuto le migliori occasioni da gol. Il secondo tempo è sulla stessa falsariga del primo con il Cagliari che ha più possesso palla ed il Palermo che invece è più intraprendente, sebbene il ritmo sembra leggermente calato. Girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra: nel Palermo entrano Saric, Segre, Mancuso e Valente. L’occasione migliore è sui piedi di Mancuso in pieno recupero: sugli sviluppi di un corner battuto da Valente, esce male Radunovic e l’attaccante rosanero calcia male da buona posizione defilato sulla destra, la palla termina sul fondo. La gara resta viva ma le due squadre non riescono a trovare la via del gol: si va ai supplementari.

Le squadre in campo all’inizio dei tempi aggiuntivi sono visibilmente stanche, e la sfida diventa è una lotta a chi riesce a ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo. Ed è il Cagliari a riuscirci: al decimo minuto del primo tempo supplementare i difensori del Palermo non si muovono bene nella zona tra l'area piccola e la porta e sugli sviluppi di un calcio d'angolo Dossena batte di testa battendo Pigliacelli che riesce solo a toccare il pallone. I ragazzi di Corini scompaiono dal campo e l’ultima parte dei tempi aggiuntivi sembra soltanto un countdown verso il triplice fischio. Ma negli ultimi cinque minuti succede la qualunque: al 16 s.t.s Soleri fa esplodere i tifosi rosanero: bello stacco di testa sul corner battuto da Mancuso e palla che si incaca all’angolino. Quando mancano pochi secondi ai calci di rigori sembra ormai deciso. Ma il bello (in questo caso il brutto) di questo sport è questo. Che è totalmente imprevedibile. Al 18 s.t.s sull’ultimissima azione Di Pardo sigla il 2-1 inserendosi da un cross sporcato da Luvumbo. Palla sotto la traversa e un non perfetto Pigliacelli non riesce ad evitare il gol della qualificazione. Sono le 23.54 quando Marinelli fischia la fine. Il Palermo offre una buona prova, quando ancora ci sono margini per perfezionare alcuni vuoti. Ma il bottino finale non tiene conto delle belle prove, i ragazzi di Corini tornano a casa a mani vuote.

Cagliari-Palermo 2-1

RETI: pts 10' Dossena; sts 17' Soleri, 18' Di Pardo.

CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa (105' Goldaniga), Dossena, Obert, Augello; Nandez (57' Deiola), Makoumbou (84' Viola), Sulemana, Azzi (57' Luvumbo); Oristanio (84' Di Pardo), Pavoletti (84' Shomurodov). Allenatore: Ranieri.

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Marconi, Ceccaroni; Vasic (75' Segre), Stulac (64' Saric), Gomes (91' Damiani); Insigne (70' Mancuso), Brunori (104' Soleri), Di Mariano (70' Valente). Allenatore: Corini.

NOTE: angoli 8-10
 Recupero: 7′; 4′; 2'; 3'

Persone:

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