Testa subito a Pisa, dove sabato pomeriggio il Palermo scenderà in campo per un altro importantissimo match. Ed Eugenio Corini sa che uscire dall’Anconetani con punti importanti potrebbe cambiare le sorti di questo girone di ritorno: «La strada - ha detto Corini oggi in conferenza stampa - è quella giusta, dobbiamo continuare e perseverare. I gol torneranno presto, Brunori è troppo importante per noi. Contro la Ternana ho visto molto bene Tutino e mi è piaciuto l’ingresso di Vido, che ci ha permesso di chiudere la gara in crescendo».
Prima di soffermarsi sul prossimo avversario, il tecnico rosanero ha voluto spendere qualche parola, vista la sua assenza in panchina per squalifica, sullo scorso match infrasettimanale terminato in parità contro la Ternana: «Sono d’accordo con Lanna per la valutazione della gara con la Ternana. L’avversario era temibile, e io credo che la squadra abbia fatto una partita importante nel complesso. Sui calci d’angolo loro sono stati molto pericolosi. Sala e Graves vogliamo recuperarli per Cittadella. Verre ha fatto un ottimo allenamento ed è pienamente recuperato. Ci stiamo preparando al meglio». Le diverse assenze martedì scorso hanno permesso a Corini di provare nuovi interpreti: «Aurelio mi è piaciuto tanto, era molto emozionato all’inizio, ma è entrato bene in partita. Ha buona gamba e un buon piede sinistro. Anche Masciangelo mi è piaciuto, sta crescendo atleticamente. Sto inserendo i giocatori arrivati a gennaio, vedo uno sviluppo e tante cose sono migliorabili».
Il Pisa dopo la cocente delusione della mancata promozione nei minuti supplementari della finale di playoff lo scorso anno, quest’anno ha iniziato davvero male. Ma da diversi mesi, dopo il ritorno di D’Angelo, la squadra adesso è nuovamente candidata ad occupare i vertici alti della classifica: «Loro hanno grande fisicità e qualità - ha detto Corini -, l’avversario è tra i migliori ed è allenato molto bene. Abbiamo la piena consapevolezza che affrontiamo un Pisa temibile, è questo sarà un banco di prova molto interessante per noi». Corini ha poi continuato ad analizzare l’avversario così: «Sono fluidi nella costruzione del gioco. Spesso costruiscono a quattro cercando un gioco diretto sulle punte. Dobbiamo essere capaci a difendere bene e uscire dalla loro aggressione. I loro trequartisti hanno tanta qualità ma noi sappiamo come rispondere».
All’andata al Barbera era stata una rimonta inaspettata che aveva fatto fischiare i tifosi: «Avevamo provato a vincere anche alla fine, quella gara ci ha reso più forti, creando uno spirito di gruppo importante. Oggi andiamo ad affrontare le ultime dodici partite e sono orgoglioso di come abbiamo sviluppato questo percorso nei mesi. Le aspettative si stanno alzando e dobbiamo reggere questo tipo di pressione. Vogliamo fare il meglio possibile che non so dire oggi quale sarà. Ho la percezione che la squadra è cresciuta e tante cose stanno migliorando. L’obiettivo deve essere rimanere attaccati al treno play off».
Il tecnico lombardo nel corso della conferenza ha voluto dedicare anche qualche parola ad alcuni singoli: «Pigliacelli ha fatto una parata straordinaria su Mantovani e ci tengo a sottolineare il lavoro dei preparatori dei portieri. Mirko sta facendo un campionato importante, ci dà sicurezze. Di Mariano lo stimo tanto e lo conosco molto bene, sta convivendo con un fastidio al ginocchio e non è stato al massimo della forma nelle ultime settimane. È fisiologico che ci possa essere un momento in cui un giocatore sta meno bene, ma la mia stima rimane intatta. Tutti i giocatori devono avere la capacità di subentrare e Di Mariano è un titolare a tutti gli effetti».
«Se giochi col Frosinone - conclude la sua analisi Corini - e fai quel tipo di partita, e stessa cosa a Bolzano, poi con la Ternana hai il 60% del possesso palla, allora vuol dire che le premesse le abbiamo costruite e le stiamo costruendo. Il risultato è un confine sottile, abbiamo sempre vinto con un gol di scarto tranne la prima col Perugia. Fa parte tutto del percorso, ho bisogno del supporto dei tifosi. Stiamo spingendo per capire cosa fare anche in ottica futura».
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