Una scommessa contro la capolista. A meno di ribaltoni in extremis, contro il Frosinone, a sostituire lo squalificato Mateju, sarà Graves, uno degli ultimi arrivati in casa Palermo. Corini sembrerebbe intenzionato, infatti, a dare fiducia al difensore danese per iniziare dal primo minuto contro il «Freccia Rossa» Frosinone. Il condizionale è chiaramente d’obbligo perché l’allenatore rosanero avrà ancora un paio di giorni a disposizione per sciogliere tutte le riserve, ma la candidatura di Graves è assolutamente in pole position rispetto alla concorrenza, comunque numerosa.
Grazie a un mercato di riparazione che ha permesso alla rosa del Palermo di poter integrare elementi in tutti i reparti, infatti, Corini ha avuto la possibilità di poter scegliere l’ideale sostituto dello squalificato Mateju, nonostante l’infortunio di Bettella che nelle rotazioni, tra squalifiche e infortuni, è sempre stato il primo cambio dei tre cosiddetti «intoccabili»: Mateju, Marconi e Nedelcearu.
Dalla trasferta di Perugia in avanti, infatti, il reparto difensivo non ha mai subito ritocchi nei loro interpreti, confermando i tre fino al match contro il Genoa. E prima di Perugia, era stato sempre l’ex Monza a dare fiato, a turno, sia a Mateju che a Marconi o Nedelcearu. Sabato, il cambio risulta forzato dalla squalifica di Mateju e, a causa dell’infortunio di Bettella, Corini deve per forza di cose accelerare l’ingresso tra i titolari di calciatori che magari avrebbero avuto bisogno di maggior tempo per imparare meglio i meccanismi tecnici e tattici della squadra rosanero.
È per questo motivo che, almeno inizialmente, sembrava che in pole per sostituire il difensore ceco potesse esserci Buttaro, già dentro i meccanismi della squadra di Corini e comunque facente parte della rosa dall’anno scorso. A pesare come un macigno sull’ex Roma, tuttavia, una condizione fisica non del tutto ottimale visto la sua lontananza dai campi risalente addirittura al 23 ottobre nel pareggio interno contro il Cittadella per 0-0. Da quel momento in poi, solo tribuna a causa di un infortunio alla caviglia che l’ha tenuto ai box fino alla trasferta di Ascoli del 29 gennaio, che lo ha visto finalmente ritornare nella lista dei convocati.
Discorso diverso, invece, va fatto per Orihuela. Il nazionale uruguaiano, classe 2001, è stato ingaggiato più che altro in ottica futura, essendo valutato come un ottimo prospetto su cui puntare negli anni. Orihuela, infatti, risulta ancora «acerbo» sotto alcuni aspetti tattici che il calcio italiano richiede, rispetto a quello sudamericano, meno schematico e più anarchico sotto determinati punti di vista. In aggiunta a questo aspetto, a gravare sulla scarsa possibilità di giocare sin dall’inizio c’è il fatto che Orihuela ha sempre agito come centrale difensivo puro: nelle 75 apparizioni tra Primera Division Apertura, Clausura e Libertadores, sia con la maglia del Montevideo City Torque che con il Club Nacional, è stato sempre impiegato con centrale difensivo. Quindi, giocare da terzino per lui significherebbe una forzatura.
Cosa che non sarebbe, invece, per Graves. Già in sede di conferenza stampa di presentazione, infatti, il danese ha precisato che può giocare indifferentemente come centrale che come terzino destro e, numeri alla mano, i dati danno ragione al danese. Nelle 79 presenze con la maglia del Randers, infatti, Graves è stato impiegato 6 volte da terzino destro puro e una volta anche da terzino sinistro. Seppur la maggior parte delle volte ha giocato da centrale, l’ex Randers ha comunque mostrato facile adattabilità al ruolo in questione e nel piccolo scorcio di match contro la Reggina è stato anche apprezzato la pubblico del Barbera, che ne ha applaudito l’esordio. Anche se un quella manciata di minuti giocò come terzo di difesa. Ma Graves dalla sua ha anche l’aspetto fisico, perché è quello che sta meglio, viste le 16 partite giocate nel campionato danese prima del trasferimento al Palermo, Tanti indizi fanno una prova: Graves è pronto per giocare titolare contro il Frosinone. A Corini la scelta finale.
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