Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Palermo, Stulac e il metronomo che non ingrana: Corini aspetta lo sloveno

Stulac nella partita giocata a Fosinone (foto di Tullio Puglia)

Doveva essere il metronomo del centrocampo, il fosforo della mediana rosanero. E invece, Leo Stulac con la maglia del Palermo deve ancora ingranare. I numeri, non possono soddisfare al momento lo sforzo della dirigenza in primis (obbligo di riscatto condizionato a 1 milione di euro), e nemmeno Corini che puntava moltissimo su di lui. Solo 10 presenze in stagione, di cui 6 da titolare e 4 da subentrato. In ben 4 occasioni poi è stato convocato ma è rimasto in panchina. Le sue prestazioni, almeno finora, sono state insufficienti.

Il giusto, senza mai uscire dal cilindro una giocata decisiva. A volte, anche tanti errori in mezzo al campo. Non il vero Leo Stulac, in poche parole. Non il giocatore che lo scorso anno ha collezionato ben 23 presenze in Serie A con la maglia dell'Empoli, segnando 2 gol e fornendo altrettanti assist. Dopo un mese e mezzo di assenza, tra questioni tecniche e piccoli acciacchi fisici, Corini lo ha schierato in campo dall'inizio nel match pareggiato (1-1) contro la Spal. A Ferrara, il 28enne nato in Slovenia doveva dimostrare di essere tornato. La sua prestazione è stata questa volta nella media.

Un piccolo miglioramento percettibile, che si è rispecchiato poi nel gioco globale della squadra. Se infatti il Palermo ha messo in vetrina una delle migliori prestazioni con la palla tra i piedi, il merito è anche il suo. Insomma con Stulac in campo, il Palermo può essere diverso. E dei segnali sono arrivati forti e chiari dal Paolo Mazza di Ferrara, dove il regista non si è ancora preso il Palermo, ma lo ha fatto quantomeno girare ad una velocità più alta. Stulac si veniva a prendere il pallone, lottava, apriva spazi e disegnava lanci interessanti. Era, senza dubbio, il cuore pulsante della mediana.

Una zona del campo che fino a questo momento è stata tutta legna e grinta ma poca qualità. Non per demerito sia chiaro, ma per caratteristiche degli interpreti (Gomes, Segre, Broh). Più muscoli e meno geometrie. Uno scenario che Corini ha deciso di accantonare, affiancando all'insostituibile numero 5 un regista. Prima Damiani, contro Benevento e Como, aspettando Leo Stulac. Che è tornato, come detto, contro la Spal di Daniele De Rossi. Non ancora la sua versione migliore certo, quella sfoderata domenica, ma segnali di ripresa. Già contro il Como, il suo ingresso in campo era stato positivo. Una progressione palla al piede fino al sinistro a sibilare non lontano dall'incrocio dei pali, è quel che si ricorda di una prestazione che aveva dato in generale poco dal punto di vista tattico e tecnico. Ma era un antipasto, del miglioramento poi inserito nel menu ferrarese. Il Palermo ha bisogno di Stulac e Stulac ha bisogno del Palermo. Continuità è la parola chiave. Un giocatore da 90 presenze e 10 gol tra Serie B e A con la maglia dell'Empoli, è forse ciò che di più è mancato nell'organico in queste 18 giornate di campionato. Ora non si può più aspettare: Stulac è pronto ad esplodere.

Caricamento commenti

Commenta la notizia