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Palermo, contro l'Ascoli prove di 4-3-3: dall'inizio Di Mariano, Stulac e forse anche Bettella

Matteo Brunori punto fermo dell'attacco rosanero

Un nuovo corso, nuove idee. Eugenio Corini si prepara a schierare per la prima volta in questa stagione il "suo" vero Palermo. Sarà un percorso non facile, che può incappare in qualche battuta d'arresto. Spesso capita quando si imprimono nuovi meccanismi alla squadra. Quel che è certo, è che però l'allenatore bresciano avrà molta più qualità a disposizione rispetto alle prime due giornate.

Un nuovo Palermo in pochi giorni e la possibilità di vedere, finalmente, il tocco del "Genio". Dei nuovi arrivi, tre potrebbero essere schierati dall'inizio: sono Bettella, Di Mariano e Stulac. Gli ex di Lecce ed Empoli quasi sicuramente scenderanno in campo dal 1', mentre il difensore centrale ex Monza è il favorito anche se il ballottaggio è ancora vivo con Lancini. Decisamente indietro nelle scelte invece Somma, in uscita, aspettando Mateju che invece si aggregherà al gruppo nei prossimi giorni.

Sarà comunque 4-3-3 con la presenza di un regista a fungere da metronomo della squadra. Si saluterà anche il classico centrocampista di rottura, presente nel 4-2-3-1, per lasciare spazio a due mezzali d'inserimento. Contro l'Ascoli, una delle due sarà certamente Broh, che è partito benissimo in questa stagione. L'altra potrebbe corrispondere al nome di Damiani, che può fare quel ruolo anche se non è il suo preferito. Segre si è allenato lunedì per la prima volta, ma a parte. Non è escluso il suo utilizzo dal 1', ma oggi il favorito è l'ex centrocampista dell'Empoli.

In avanti, spazio a Di Mariano sulla sinistra, mentre a destra è ballottaggio tra Elia e Valente, con l'ex Benevento al momento favorito. Intoccabile Brunori, mai in discussione. Dovrebbe essere un Palermo capace di riempire l'area di rigore con tutti i suoi uomini di centrocampo, chiamati a sfruttare i cross che arriveranno dalle fasce. Le mezzali saranno fondamentali in tal senso. In fase di non possesso, non c'è da aspettarsi quel pressing intenso visto nell'era Baldini o nelle prime due uscite stagionali. Sarà un Palermo più basso, che si alzerà nel momento giusto e che potrebbe lasciar giocare i difensori centrali della squadra avversaria. Più solidità e aiuto alla difesa, ma sempre stesso modus operandi nel recupero palla e ripartenza.

Sempre indisponibili Sala, Devetak, Accardi e Soleri, in attesa di nuovi rinforzi dal mercato. Soprattutto in attacco, dove Rinaudo cerca un vice Brunori. Contro l'Ascoli Corini chiederà ai suoi di imporre ritmo alla gara, di comandare il gioco. Per certi aspetti, l'atteggiamento potrebbe essere lo stesso visto contro il Perugia alla prima giornata. Sarà importante capitalizzare al meglio la produzione di gioco che ci si aspetta nella prima mezz'ora. Poi, è plausibile un calo fisiologico e un abbassamento del baricentro. Cosa che è successa anche contro il Perugia. Prove di nuovo Palermo, ipotesi di nuovi meccanismi. Contro gli umbri si aprirà un nuovo capitolo.

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