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Il Palermo cede in trasferta e scivola al settimo posto, Filippi: "Risultato amaro"

Giacomo Filippi

Sconfitta pesante per il Palermo (la seconda in 9 giornate) che cede 3-0 al "Liguori" di Torre del Greco. I rosanero hanno giocato bene i primi venti minuti della gara giocata in terra campana, prima di cedere di schianto all'uno-due della squadra di Caneo (terza in classifica) nel primo tempo e alzare bandiera bianca con il super-gol di Pavone allo scadere. Solo l'innesto di Silipo e del giovane Corona nella seconda parte della ripresa hanno consentito al Palermo di rialzare la testa ma la resa è arrivata nelle battute finali con la perla del definitivo 3-0.

Passivo pesante

A fine gara il tecnico Giacomo Filippi non usa mezzi termini per definire la debacle: "Risultato pesante, mi dispiace aver subito un passivo del genere che poteva esserlo ancora di più. Dobbiamo lavorare sull'aspetto mentale: dopo venti minuti siamo partiti bene e non capisco come mai abbiamo avuto questa involuzione. Nella testa dei giocatori deve scattare un allarme”.

I cambi nel corso del match

“A fine primo tempo abbiamo tolto Odjer perché ammonito. Fino alle mezz’ora abbiamo tenuto poi ci siamo mossi poco quando avevamo la palla. Abbiamo rincorso ancora meno e così è dura. L’errore più grande è sicuramente il mio, avrò sbagliato alcune sensazioni e valutazioni. Nellla seconda parte della gara abbiamo cambiato Lancini perché ammonito. Quando siamo passati a tre a centrocampo è cambiato poco. Una questione di atteggiamento, non di sistema. Le partite hanno una storia a sé e gli episodi le cambiano: se nei primi minuti quando Floriano viene atterrato l'arbitro prende una decisione diversa la gara cambia. Lo stesso discorso per Fella se fa gol.

Il tecnico rosanero parla di futuro

“Quello che succederà dopo lo vedremo studiando ed elaborando insieme. Dobbiamo ancora capire come mai c'è questo atteggiamento, dovremo riflettere e capire dove vogliamo stare in questo torneo. Così saremo sempre nel limbo”, ha detto Filippi.

L'amarezza di De Rose

"Cosa è successo dopo i primi venti minuti? Ce lo stiamo chiedendo anche noi - ha detto Francesco De Rose - . Un bruttissimo Palermo che non ha dimostrato il suo valore. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile ma non vuol dire che dovevamo giocare così. Stiamo cercando di capire. La squadra chiede scusa a tutta la tifoseria. Ho sempre detto ai miei compagni di dare il massimo ogni gara, poi il risultato viene da sè. Abbiamo una squadra forte, questa partita non deve accadere più. Mercoledì dobbiamo la possibiltà di rifarci, adesso dobbiamo solo stare in silenzio e concentrarci sulla gara contro la Virtus Francavilla. Figure di questo genere non si devono fare più, dobbiamo solo chiedere scusa. Ci assumiamo le responsabilità. Dobbiamo dimostrare gara dopo gara che il Palermo deve lottare per stare in alto".

L'allenatore della Turris elogia la sua squadra

"Gara perfetta? C'è sempre da migliorare e questa è la strada giusta. L'abbiamo imboccata insieme alla società. Queste sono grandi soddisfazioni ma non ci fermiamo -  ha detto il tecnico Bruno Caneo - . "Nei primi venti minuti non abbiamo fatto bene, il Palermo è una squadra forte e ci ha messo in difficoltà. Poi abbiamo preso fiducia e consapevolezza delle nostre potenzialità. Devo fare i complimenti ai ragazzi e anche a chi è entrato nel corso del match", ha aggiunto.

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