Il Palermo ci ha ripensato e non depositerà alcun ricorso al Tar del Lazio, ma il club rosanero andrà direttamente in Corte federale d’appello.
I legali del Palermo, assieme all’avvocato Di Ciommo, esperto di diritto sportivo, hanno quindi deciso di lavorare e concentrarsi solo sul ricorso contro la sentenza di primo grado del TFN che è già esecutiva e che in questo momento spedisce i rosanero in serie C.
Nel ricorso d’appello verrà anche aggiunta un’ulteriore richiesta di sospensione dell’esecutività che avrà carattere d’urgenza visto che venerdì iniziano i playoff. Un ricorso su cui, come ha detto lo stesso presidente Albanese, si lavora ininterrottamente da due giorni. E quel che si chiede è una sentenza rapidissima visti i tempi stretti.
Il Palermo sta cercando di rispondere punto su punto alla sentenza del tribunale federale e ovviamente mira a ribaltare tutto, sperando di mantenere almeno la categoria.
“Abbiamo lavorato tutta la notte e oggi presenteremo il primo ricorso – ha detto il presidente rosanero Alessandro Albanese a Gds.it – siamo ancora sconvolti ma al contempo fiduciosi che questa vicenda possa essere risolta".
Albanese contesta la sentenza: "E’ tutto così scandaloso, così come aver annullato i play-out, una decisione assurda e poco credibile, ma noi stiamo guardando avanti e vogliamo giocare i play-off, noi vogliamo la serie A, altro che serie C. Ribadisco che siamo fiduciosi – prosegue Albanese – ma come prima cosa dobbiamo evitare che vengano giocati i play-off, altrimenti sarà la fine”.
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