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Gli anni d’oro e le delusioni, che voto all'era Zamparini?

PALERMO. Imprese, promozioni, grandi talenti poi diventati campioni, ma anche delusioni, a volte tensioni. In questa settimana epocale per il calcio palermitano in cui si sta mettendo fine all’era Zamparini il Giornale di Sicilia con l’iniziativa «Il web nel pallone» vuole ovviamente dare la parola ai tifosi.

E chi parteciperà all’iniziativa del Giornale di Sicilia lasciando un commento su Gds.it e sulla pagina ufficiale Facebook potrà dire se alla fine sono più i ricordi belli a emergere o hanno più lasciato il segno i veleni recenti, un po’ come succede con quelle storie d’amore che finiscono male. Una pagina coi commenti e, per chi volesse, con le foto dei tifosi, sarà pubblicata sul giornale di sabato.

Molti dei sostenitori rosanero, in questi giorni, avranno certamente riavvolto il nastro dei ricordi per ripercorrere quindici anni intensi, nei quali anche il pubblico ha recitato una parte importante. Zamparini ha già ufficializzato le sue dimissioni, ultimo gesto che porterà poi al definitivo passaggio di consegne al fondo anglo-americano.

C’è grande attesa per quello che sarà e soprattutto tanta curiosità per il futuro. Ma questa settimana «Il web nel pallone» vuole anche concentrarsi sul passato e, per questa ragione il Giornale di Sicilia vuole chiedere ai suoi lettori-tifosi un giudizio sull’operato di Zamparini in questi quindici anni. Perché è vero che il ricordo più recente porta agli ultimi cinque anni passati più a farsi il sangue amaro che a gioire per le vittorie. Ma è anche vero che nei primi dieci anni di gestione dell’imprenditore friulano sono stati densi di soddisfazioni.

Dalla storica promozione nel 2004 e allo stadio esaurito tutte le domeniche da abbonati, passando per le qualificazioni in Europa fino alla finale di Coppa Italia del maggio 2011. E tutto ciò solo per citare il fattore sportivo. È fuori di dubbio, infatti, e i numeri lo dimostrano che l’avvento di Zamparini nel 2002 rappresenta la salvezza del club a livello societario e finanziario. Zamparini, infatti, sbarca a Palermo e rimette insieme i cocci lasciati dalla gestione di Franco Sensi. Insomma, non è esagerato dire che senza Zamparini il Palermo avrebbe rischiato un altro fallimento.

La lunga coda di questa storia, però, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e anche questo è impossibile negarlo. Per carità, al presidente mangia-allenatori ci si era abituati anche negli anni d’oro, ma erano anni in cui gli allenatori cambiavano con la squadra che gravitava vicino alle zona Europa della classifica. I guai sono iniziati, infatti, con una gestione discutibile di allenatori e direttori sportivi quando la squadra ha iniziato a lottare per la salvezza, pagando il caro prezzo della retrocessione nella stagione 2012/2013 (mentre oggi si spera in un miracolo per evitarne un’altra quest’anno).

Tutto questo ha creato disaffezione nel popolo rosanero con Zamparini diventato principale imputato. Una disaffezione che, purtroppo, nel peggiore dei casi è sfociata negli insulti. Quelli che hanno fatto dire proprio al presidente di non avere voglia di salutare la città nel suo addio per l’amarezza accumulata negli ultimi due anni. Una cosa è certa, con Zamparini è stato come vivere un’epoca di montagne russe di emozioni.

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