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Palermo, ripristinati i servizi elettorali dopo l'attacco hacker al Comune

Code all'ufficio elettorale di Palermo in una vecchia foto

Dopo l’attacco hacker subito nei giorni scorsi dal sistema informatico del Comune di Palermo, «sono state poste in essere una serie di attività volte a contenere l’attacco ransomware. È stato poi stilato un ordine di priorità per la riattivazione dei servizi e delle piattaforme, in particolare si è data priorità ai servizi connessi all’imminente tornata elettorale. Gli uffici, con il supporto dei tecnici Sispi, hanno prontamente ripristinato tutti i servizi demografici. Grazie ad una task force è stata riattivata la piattaforma Demos per il rilascio delle tessere elettorali e resa disponibile la piattaforma Sipal per la rilevazione dei dati da comunicare al Ministero degli Interni». È quanto si legge in una nota del Comune di Palermo.

Insomma, la riattivazione è arrivata in tempo per la tornata elettorale del 12 giugno. «Rispetto alla gestione del Data Breach, a oggi non sono state rilevate criptazioni, cancellazioni o alterazioni dei dati, motivo per cui i dati oggi risultano integri, accessibili e usabili. Ciò nonostante, anche considerando il contesto in continua evoluzione, si sta operando per accertare eventuali sottrazioni dei dati», conclude la nota dl Comune.

La nota rassicurante del Comune è arrivata poco dopo una dura dichiarazione del candidato a sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla. «Attacco hacker. Così lo hanno definito al Comune di Palermo. E tra conferme confuse e altrettante timide rassicurazioni sul ripristino dei servizi - ha detto Lagalla - aleggia ancora un’aura di mistero su cosa stia realmente accadendo. Molti sono i lati oscuri. Chi ha attaccato i server del Comune? È stato richiesto un riscatto? A quanto ammonterebbe questa richiesta? Il Comune ha pagato? Ha intenzione di pagare? Ha avviato una trattativa con gli hacker? È vero che entro tre giorni possano essere pubblicati dati riservati? Dicano la verità ai palermitani». Il candidato del centrodestra ha pubblicato sui social lo screenshot del sito di Vice Society, che sul dark web mostra un countdown per il rilascio di non meglio specificati documenti del Comune di Palermo.

In precedenza, invece, gli uffici comunali si erano pronunciati su un’artra questione, quella del pagamento degli scrutatori. «Confidiamo nella risoluzione dei problemi, la Sispi è impegnata per ripristinare le funzionalità telematiche del Comue. Ma se non dovesse avvenire in tempo, comunque scrutatori e presidenti di seggio potranno fornire le proprie credenziali bancarie (Iban) per i pagamenti in analogico, come si faceva in passato. I compensi saranno ovviamente garantiti», avevano fatto sapere dal Comune di Palermo rispondendo alle preoccupazioni delle migliaia di persone selezionate per la gestione delle procedure di voto nei seggi elettorali, domenica prossima, per le amministrative e i referendum. A scrutatori e presidenti di seggio era stato chiesto di inserire telematicamente il proprio Iban ma l’attacco hacker al sito del Comune ha mandato in tilt il sistema.

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