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Legambiente e la Sicilia messa a fuoco: «La politica dia gli strumenti per affrontare gli incendi»

Pensare a delle soluzioni adesso per evitare di farci trovare spiazzati dai soliti incendi che ogni anno, con l'arrivo dei primi caldi, mettono in ginocchio l'Isola. Con questo scopo è stata presentata stamani a Palermo da Legambiente Sicilia la campagna di sensibilizzazione "Sicilia messa a fuoco", che ha lo scopo di affrontare un tema importante per la regione, prevenendo la stagione del caldo in cui ogni anno a causa degli incendi parecchi ettari di macchia mediterranea vanno in fumo. La conferenza si è tenuta nello Spazio mediterraneo dei cantieri culturali alla Zisa alla presenza del presidente di Legambiente Sicilia Giuseppe Alfieri e del responsabile del coordinamento riserve naturali e conservazione della natura Angelo Dimarca.

«Presentiamo oggi la nostra campagna "Sicilia messa a fuoco" per dare il giusto peso e il giusto significato a quello che secondo noi è un tema ineludibile da affrontare, con competenze, con i giusti tempi, partendo da subito, prima che arrivi la stagione estiva e che puntualmente si verifichino gli incendi boschivi - ha detto Giuseppe Alfieri, presidente Legambiente Sicilia -. Riteniamo che questo sia un passaggio chiave per affrontare il problema, insieme a semplici cittadini, istituzioni, organizzazioni e associazioni di categoria che possono essere interessate da questo tema e che ci devono dare una mano nell'affrontare insieme, a livello regionale e sui territori, le azioni che riteniamo giuste da mettere in campo per affrontare una volta e per tutte, in maniera seria, il tema degli incendi. Ciò - ha continuato il presidente - utilizzando e chiedendo alla politica di fornire gli strumenti che già ci sono per legge, ma imparando anche a declinare in maniera nuova strumenti ed azioni sempre più efficaci per affrontare una volta e per tutte questo problema, restituendo il giusto disvalore a questa cultura del fuoco che esiste in Sicilia e nel Mezzogiorno d'Italia in diversi settori. Purtroppo - ha concluso - questo problema riteniamo che sia un passaggio chiave perché gli incendi causano devastazione al patrimonio naturale, perdita di biodiversità, inquinamento con emissioni di CO2 ma anche dissesto del territorio, dissesto idrogeologico e desertificazione. Tutti temi che oggi, in un'era in cui i cambiamenti climatici incidono pesantemente sulla qualità del nostro territorio e sulla qualità del nostro patrimonio naturale, non possiamo più permetterci di prendere sotto gamba».

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