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Inflazione, la Sicilia è la prima regione d'Italia: la denuncia di Confartigianato

La Sicilia è la quart’ultima regione d’Italia per la crescita del Pil nel 2022 ed è la prima del Paese per il tasso di inflazione a ottobre 2022. Numeri che fanno paura, quelli presentati questa mattina nella sede di Confartigianato Imprese Sicilia nel corso dell’iniziativa “A colloquio con…” l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo.

Una mattinata all’insegna dei dati forniti nel report dell’Osservatorio economico di Confartigianato, ma anche delle urgenze e delle emergenze che vivono le Mpi dell’Isola, dal malfunzionamento dell’Irca alla necessità di accelerare i tempi per i contributi alle imprese, dalle riforme delle Camere di Commercio alle opportunità che possono arrivare con i 36 milioni del fondo Ripresa Sicilia.

L’assessore Tamajo ha incontrato il presidente e il segretario regionale di Confartigianato, Daniele La Porta e Andrea Di Vincenzo, il vice presidente nazionale di Confartigianato, Filippo Ribisi e tutta la dirigenza delle associazioni territoriali.

Tra gli argomenti più caldi che sono stati trattati, è in testa il malfunzionamento dell’Irca. Sono state presentate all’assessore delle storie simbolo di artigiani che non riescono ad ottenere i finanziamenti o casi di tempi di attesa inenarrabili. C’è anche un paradosso, ovvero l’Irca, l’isituto regionale per il credito agevolato non accetta le Pec, allungando così i tempi di ogni necessaria comunicazione.

“Purtroppo i dati del nostro report non sono incoraggianti – ha detto Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia –. Oltre all’inflazione, c’è la piaga dei costi dell’energia. Le aziende chiudono, si fermano. Chiediamo alla Regione risposte concrete, certezze per il futuro. Non dobbiamo abbassare la guardia. Sul caro bollette qualcosa per le aziende e per le famiglie la Regione sì è mossa, ma noi vogliamo risposte a lungo termine. Noi siamo artigiani, micro e piccole imprese, spesso si tratta di aziende familiari e queste difficoltà incidono pesantemente sull’economia delle famiglie”.

“Abbiamo delle risorse ha disposizione – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Tamajo – che cercheremo, attraverso un confronto e la collaborazione con le associazioni di categoria, di capire come spenderle in favore del mondo degli artigiani, per andare incontro alle loro esigenze. Col mio dipartimento vedremo di capire bene quante risorse abbiamo, sicuramente ci sono fondi nazionali e fondi ex Artigiancassa”.

L’assessore è intervenuto anche sul malfunzionamento dell’Irca. “Gli artigiani - ha sottolineato l'assessore Tamajo - hanno lamentato difficoltà nell'ottenere finanziamenti o tempi di attesa eccessivamente lunghi. Secondo quanto hanno riferito, inoltre, sembrerebbe che al momento l’Irca non accetti neanche le Pec. Se così fosse, sarebbe inaccettabile. Questa settimana convocherò i vertici dell'Istituto e i revisori dei conti per capire a che punto è la fusione tra Ircac e Crias, decisa da una legge regionale del 2018. Chiederò anche di conoscere qual è la strategia e il modus operandi del gruppo dirigente. Bisogna accelerare perché si completi al più presto il processo di fusione tra i due enti e l'Irca sia pienamente operativo ed efficiente. Abbiamo bisogno di un Istituto finanziario virtuoso, ponto a rispondere alle esigenze degli artigiani e delle piccole e medie imprese. Da parte mia, del mio assessorato, mai mancherà un confronto con Confartigianato. Il confronto è crescita, voglia di collaborazione e dai confronti nascono idee e proposte migliorative anche per l’emanazione di un bando”.

Nel corso dell’incontro, è stato consegnato all’assessore Tamajo l’ultimo report dell’anno, realizzato dall’Osservatorio economico, “Alle porte del 2023, focus Sicilia”. Ecco una sintesi.

I numeri chiave delle piccole imprese e dell’artigianato siciliano

In Sicilia si contano 266.582 microimprese fino a 9 addetti, ovvero il 6,3% del totale Italia e il 96,6% delle imprese attive regionali vs. 95,1% Italia. Sono 472.498 gli occupati nelle microimprese, il 6,3% del totale Italia e il 63,8% degli occupati in imprese attive regionali vs. 43,7% Italia.
Le imprese artigiane registrate nel III trimestre 2022, sono 73.169, il 5,7% del totale Italia e il 15,2% del totale imprese regionale e danno lavoro a 124.539 uomini, il 4,9% del totale Italia e il 16,8% degli occupati in imprese attive regionali.

Il Pil
In Sicilia, nel 2022, il Pil è cresciuto del +2,4%, peggio del +3,8% Italia e l’Isola si piazza quart'ultima per crescita regionale.

L’inflazione
Il tasso di inflazione, a ottobre 2022, è cresciuto del 14,4% e la Sicilia supera il +11,8% del Paese ed è la prima regione in Italia. Su sei province siciliane monitorate, tutte mostrano inflazione superiore alla media.

Costi energia
Sopra la media italiana, anche per quanto riguarda la dinamica annuale dei prezzi di elettricità, gas e altri combustibili: si registra un +137% in Sicilia che supera il +135% dell’Italia. Con un totale di 1.384 milioni di euro di extra costo per le Mpi siciliane in elettricità e gas (5,8% del totale di 23.928 milioni € rilevato in Italia).

Credito e prestiti
La stretta monetaria pesa sul costo del credito e segna un +200 punti base in 98 giorni per i tassi riferimento BCE.
Crescono i tassi di interesse sui prestiti alle imprese: con 4,65% la Sicilia supera il 3,02% del Paese ed è terza in Italia. Crescono anche i tassi sui prestiti alle micro e piccole imprese: con 8,33% la Sicilia supera il 6,32% del Paese e anche in questo caso è terza in Italia.

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